N. 330 – 26 gennaio 2015

L’ASSE CAMUSSO-SALVINI-MELONI-TSIPRAS
È impressionante  la deriva della Cgil, che si colloca oggi sul versante politico opposto a quello della strategia di integrazione europea dell’Italia, insieme a Lega, M5S e FD’I: leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi.

LA LEGA DI SALVINI DALLA MEMORIA CORTA
Come può candidarsi al ruolo di “nuova destra” un partito che su lavoro e welfare dimentica le proprie battaglie del recente passato schierandosi con la vecchia sinistra? Leggi il mio secondo editoriale telegrafico di oggi.

Portale della Semplificazione e della Flexsecurity

ALTRE DOMANDE E RISPOSTE SUL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI
Prosegue il flusso delle domande sul primo decreto attuativo della legge-delega 10 dicembre 2014 n. 183 e la pubblicazione di una risposta per ogni quesito. Per la più facile reperibilità delle risposte, i temi sono suddivisi in 13 capitoli.

RICOLFI: È L’INCERTEZZA CHE UCCIDE LA FIDUCIA
La diffidenza dei consumatori e degli operatori economici nasce non tanto dagli scandali di corruzione, quanto dalla continua, inesorabile produzione di incertezza da parte di legislatori e governi tecnicamente imprecisi e approssimativi: leggi un fondo illuminante di Luca Ricolfi sul Sole 24 Ore.

Trasparenza e Valutazione nelle p.a.

27 GENNAIO, GIORNO DELLA MEMORIA – IL MIRACOLO DANESE
Nel settantesimo della liberazione di Auschwitz va ricordato, per l’esame di coscienza dovuto dall’Europa intera, che la strage non sarebbe stata possibile senza il collaborazionismo antisemita delle popolazioni dei Paesi occupati. Leggi in due brevi schede come, invece, la solidarietà dei concittadini salvò il 99 per cento degli ebrei danesi.

“SCUSI, PERCHÉ NON È LEI IL MINISTRO DEL LAVORO?”
Un buon politico non deve identificarsi troppo con un progetto, come ho fatto io con il Codice semplificato del lavoro e con il contratto a tutele crescenti. Ma se poi quel progetto è realizzato da altri, questo è solo indice della sua buona qualità e motivo di maggiore soddisfazione per l’autore: leggi la domanda impertinente di un lettore e la mia risposta.

TRE RAGIONI DECISIVE PER UNA CONSIDERARE IMPROPONIBILE UNA CANDIDATURA
Questa è la settimana di quelli che, pur apprezzando la mia attività parlamentare, sembrano aver fretta di farmi cambiare lavoro. All’ignoto autore delle dieci ragioni per proporre la mia elezione al Quirinale rispondo ringraziandolo, ma indicando tre motivi dirimenti in senso contrario.
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