FEBBRAIO 2016, A UN ANNO DALLA CADUTA DELL’ULTIMO MURO…

QUELLI ERETTI DALLA NOSTRA VECCHIA SINISTRA IN MATERIA DI LAVORO HANNO UNA CURIOSA CARATTERISTICA: UNA VOLTA ABBATTUTI NESSUNO SE NE RICORDA PIÙ, NESSUNO SI PROPONE PIÙ DI RICOSTRUIRLI

Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 329, 18 gennaio 2015 – In argomento v. anche gli editoriali telegrafici Déja vu e La vecchia sinistra sempre in ritardo, rispettivamente del 22 settembre e del 2 ottobre 2014.

Propongo a sostenitori e avversari un piccolo esercizio di immaginazione.
10 febbraio 2015 – Entra in vigore il decreto sul contratto a tutele crescenti. Il superamento dell’articolo 18, combinato con la riduzione del cuneo fiscale e contributivo disposto dalla legge di stabilità, produce subito l’effetto di un raddoppio della quota dei nuovi contratti a tempo indeterminato sul flusso totale delle assunzioni: dal 15 per cento dell’autunno scorso al 30 per cento nei primi tre mesi.
10 febbraio 2016 – Nel corso del primo anno gli imprenditori prendono coscienza della profondità e dell’irreversibilità del mutamento, e al tempo stesso della maggiore produttività del contratto a tempo indeterminato. Nel corso di un anno questo ha superato il 50 per cento nel flusso nuovi rapporti, tornando a essere la forma prevalente di assunzione. Tutti toccano con mano che è stata davvero la rigidità dell’articolo 18 a produrre l’enorme sviluppo del lavoro precario nell’ultimo quarto di secolo.
10 febbraio 2017 – Nessuno più parla dell’articolo 18; anche a sinistra, nessuno ne propone la reintroduzione. Esattamente come è accaduto quando sono caduti gli altri muri: alla metà degli anni ’80 dopo la caduta di quello contro il riconoscimento del part-time; nella seconda metà degli anni ’90 dopo la caduta della trincea del monopolio statale del collocamento e l’introduzione del lavoro temporaneo tramite agenzia; tra il 2010 e il 2013 dopo il superamento del tabù dell’inderogabilità del contratto collettivo nazionale.
I muri eretti dalla nostra vecchia sinistra in materia di lavoro hanno questa curiosa caratteristica: una volta abbattuti, dopo breve tempo vengono dimenticati da tutti. È difficile addirittura trovare chi ne rivendichi più la paternità. E anche la politica del lavoro della vecchia sinistra volta serenamente pagina, senza rimpianti.

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