N. 24 – 15 settembre 2008

UN APPELLO AGLI AMICI E AI SOSTENITORI
Per allargare il dibattito e il consenso intorno a un progetto politico occorre che questo raggiunga il maggior numero possibile di persone disposte a considerarlo. Per questo vi chiedo di inserire nella mailinglist di questa Newsletter gli indirizzi di tutti i vostri conoscenti potenzialmente interessati; e se possibile di invitarli a fare altrettanto. Lo si fa digitando ciascun indirizzo nella finestrella che si trova in alto a destra nella home page del sito. Se l’indirizzo è già inserito nella mailinglist, il sistema provvede automaticamente a evitare l’eventuale duplicazione. Se il titolare dell’indirizzo inserito desidera cancellarsi, la semplicissima procedura per farlo è indicata in fondo a ciascuna Newsletter.

MENTRE LA SCUOLA, COME IL TITANIC, AFFONDA…
Questioni futili e questioni cruciali per il futuro del nostro sistema scolastico. Leggi l’articolo di Andrea Ichino pubblicato dal Sole 24 Ore il 12 settembre.

IL FUTURO DEL WELFARE NEL “LIBRO VERDE” DEL MINISTRO SACCONI
Un disimpegno – non dichiarato ma evidente – nei confronti del sistema normativo della protezione sociale oggi vigente, in direzione di un sistema centrato prioritariamente sull’autoresponsabilità individuale e sulle formazioni intermedie. Leggi nella sezione “Saggi” il commento, puntuale e non fazioso, del prof. Maurizio Cinelli.

PROGETTO DI RIFORMA DEL NOSTRO DIRITTO (E MERCATO) DEL LAVORO
Nella sezione “Saggi” è disponibile una prima versione del mio paper Scenari di riforma del mercato del lavoro italiano, in corso di pubblicazione nella rivista Italianieuropei con i commenti di Pier Paolo Baretta e Paolo Nerozzi: qui in dettaglio  la proposta del contratto unico che ingloba ed equilibra tutta la flessibiltà di cui il sistema non può fare a meno e tutte le protezioni che è necessario garantire ai lavoratori dipendenti. Se nella conferenza programmatica di ottobre il Pd farà suo questo progetto, che cosa risponderà il Centro-destra? Manterrà la linea enunciata da Giulio Tremonti (“la riforma dello Statuto dei lavoratori la lasciamo volentieri a Veltroni”)? Continuerà a cercare di rosicchiare nuovi margini di flessibilità sempre nell’area del lavoro precario e non protetto, come sta facendo il ministro Sacconi in questo inizio di legislatura? Oppure accetterà di discutere della grande riforma del diritto del lavoro di cui il nostro Paese ha urgente bisogno?

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