JOBS ACT 1: L’OBIETTIVO È LA RISCRITTURA SEMPLIFICATA DEL CODICE
Almeno a questo il dibattito d’agosto è servito: chiarire che la posta in gioco non è la sostituzione di questa o quella norma, ma la possibilità di reimpostare tutto il sistema di protezione della sicurezza economica e professionale delle persone che lavorano. Leggi, tra le mie interviste uscite durante la pausa estiva,
– quella del 14 agosto su Repubblica;
– quella del 17 agosto all’Agenzia ADN Kronos;
– quella del 27 agosto al Foglio;
– quella del 4 settembre ad Avvenire.
JOBS ACT 2: PER PRIMA COSA STANARE I GATTOPARDI
Il blocco della sperimentazione del contratto di ricollocazione manifesta un’opposizione sotterranea alla riforma, tanto efficace quanto poco conosciuta e dibattuta: leggi il mio editoriale telegrafico di oggi.
JOBS ACT 3: RIPRENDE IN COMMISSIONE L’ESAME DEL DDL-DELEGA
E riprende anche il resoconto in tempo reale su questo sito: è on line il diario della seduta di giovedì mattina, nel corso della quale è stata esaminata una dozzina di emendamenti (due approvati). Si prevede la conclusione del lavoro in Commissione entro una decina di giorni.
SULLA SCUOLA IMPORTANTI SIA LE NOVITÀ SIA GLI INTERROGATIVI
La stabilizzazione dei 150.000 precari fatta in questo modo è probabilmente il costo politico da pagare per la parte buona della riforma. Ma occorre puntare con decisione molto maggiore sull’autonomia degli istituti, la responsabilizzazione e la libertà di scelta dei loro dirigenti: leggi l’articolo di Andrea Ichino pubblicato venerdì su lavoce.info.
APPLICARE IL METODO SPERIMENTALE ANCHE ALLA POLITICA ECONOMICA
Per i provvedimenti in materia di occupazione e industria dovrebbe applicarsi lo stesso metodo scientifico che si applica per i farmaci: leggi il mio intervento pubblicato su Gente di questa settimana.
SUL BLOCCO DELLA CONTRATTAZIONE NEL SETTORE PUBBLICO
Il protrarsi della paralisi del rinnovo nazionale per gli statali non avrà effetti pratici, stante la situazione di deflazione. Quanto alla contrattazione decentrata, per rilanciarla occorre un sistema che responsabilizzi il management sui risultati. Leggi la mia intervista all’Agenzia Adn Kronos di venerdì.
IL FLOP DEL “BONUS GIOVANI” E IL RUOLO DEI CONSULENTI DEL LAVORO
Non è certo colpa dei liberi professionisti se la complessità delle norme sul lavoro rende indispensabile la loro opera, con i costi per le imprese che questo comporta: leggi la lettera di una consulente del lavoro e la mia risposta.
RFT: PER L’OCCUPAZIONE HANNO CONTATO MOLTO I SALARI FLESSIBILI
Ma, se vuole davvero seguire Il modello tedesco, Renzi deve prendere in mano personalmente il disegno di legge-delega sul lavoro per correggerlo incisivamente nelle sue parti più deboli: leggi l’articolo su Europa del 3 settembre di Marco Leonardi, economista della Statale di Milano.
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