LA COSTITUZIONE NECESSARIA DOPO LA CADUTA DEL MURO
Voltiamo pagina rispetto a un assetto istituzionale prodotto dall’epoca in cui la priorità era la riduzione delle capacità decisionali del Governo; ora Renzi mostri la stessa determinazione su lavoro, giustizia e p.a. Leggi la bella e applauditissima (da quasi tutti i Gruppi) dichiarazione di voto per il Gruppo SC in Senato di Alessandro Maran. Su questo passaggio parlamentare molto v. anche il mio editoriale telegrafico di oggi.
LA SOMMA DEI “NO”, OVVERO: GRILLO E L’INCONCLUDENZA
Col cavalcare tutte le paure e i conservatorismi, Grillo diventa fattore di quella stessa inconcludenza della politica contro la quale il M5S era nato: leggi l’altro mio editoriale telegrafico di oggi.
CONTRO LA RETORICA DEMAGOGICA SUGLI “ESODATI
Le prime tre deroghe alla riforma delle pensioni del dicembre 2011 hanno risolto il problema di chi aveva perso il lavoro poco prima in vista di un rapido pensionamento; poi, esaurita questa esigenza transitoria, gli interventi di “salvaguardia” sono stati dedicati a casi sostanzialmente molto diversi, per i quali non ha più senso parlare di “esodati”: leggi una scheda tecnica, con un breve commento.
SULL’INEFFICIENZA DELLE AMMINISTRAZIONI EVITIAMO I RITI AUTOASSOLUTORI
Lo schema per cui quando nello Stato le cose non funzionano si vara una riforma legislativa ha il significato di una sistematica autoassoluzione: “non è colpa nostra, sono le norme che vanno cambiate”: leggi il il mio intervento in Senato nella discussione sul decreto n. 90/2014 in tema di riforma degli uffici pubblici. È on line anche la mia dichiarazione di voto per il Gruppo SC sul decreto: La vera rivoluzione di cui le amministrazioni hanno bisogno.
LA DECIMAZIONE DEGLI STATALI
Prepensionare gli anziani per far posto ai giovani non produce risparmi sul piano della spesa e quindi neppure maggiori spazi per l’occupazione dei giovani: leggi l’editoriale di Tito Boeri su la Repubblica di martedì.
IMMUNITÀ PARLAMENTARE: UNA PROPOSTA MOLTO RAGIONEVOLE
Ciò che ha reso odioso questo istituto è l’uso che ne venne fatto dalle Camere per quattro decenni. Esso può però ritrovare il consenso dell’opinione pubblica se – secondo la proposta presentata dai senatori del Gruppo di SC – si affida alla Corte costituzionale il compito di arbitrare tra potere giudiziario e Parlamento: leggi il mio intervento di illustrazione dell’emendamento svolto in Senato lunedì scorso.
ANCORA RECESSIONE: L’URGENZA DI VOLTAR PAGINA
La congiuntura recessiva che è tornata a manifestarsi nell’economia italiana impone una accelerazione dell’iter delle riforme del lavoro e delle amministrazioni pubbliche, per aprire il Paese agli investimenti stranieri leggi le mie dichiarazioni di mercoledì a proposito dei dati Istat sul ritorno del segno “meno” sul P.I.L. italiano.
SE GLI INSIDER DEGLI ISTITUTI MUSICALI PASSANO… ALLE VIE DI FATTO
La lettera di un docente di Conservatorio mette giustamente in rilievo l’aggressività implicita nella reazione del “Coordinamento precari” alla mia interrogazione al ministro dell’Istruzione sulla questione dei criteri di reclutamento negli Istituti musicali. Nella mia risposta riporto gli insulti che mi sono stati rivolti sul web da qualche esponente dello stesso Coordinamento. Seguono altri interventi, di vario segno, di docenti del settore.
.
.