RIFORMA DEL SENATO: UN MESSAGGIO DI NILDE IOTTI PER I COMPAGNI DI SEL

IL PARTITO DI VENDOLA, CHE HA PRESENTATO I 6000 EMENDAMENTI AL DDL COSTITUZIONALE IN NOME DELLA DIFESA DELLA DEMOCRAZIA, FAREBBE BENE A LEGGERE CHE COSA PROPONEVA UNA GRANDE “MADRE COSTITUENTE”

Brano estratto dallo scritto di Giorgio Frasca Polara, portavoce di Nilde Iotti per tutto il periodo in cui è stata presidente della Camera dei Deputati,  Nilde: un ritratto appassionato di un grande giornalista che l’ha conosciuta da vicino, pubblicato sul sito della Fondazione Nilde Iotti – Le tre idee sulla riforma istituzionale espresse dalla Presidente della Camera nel lontano 1979  corrispondono perfettamente, anche per quel che riguarda il ruolo del Senato, con i contenuti del disegno di legge in discussione in questi giorni nonostante l’ostruzionismo di SEL e M5S

[…] alle viste di una delle prime uscite ufficiali, a Piombino [nell’estate 1979 – n.d.r.] per la consegna di una medaglia d’oro, riunì i più stretti collaboratori e disse: “E’ ora di affrontare il problema delle riforme costituzionali”. Sorpresa tra noi per l’inedita sortita, preoccupazione per gli echi, qualche angoscia per le ricerche. E invece Nilde prese un foglio e – con l’esperienza mai dimenticata di costituente e con il piglio nuovo di presidente dell’assemblea di Montecitorio – vergò sicura alcuni punti con la sua grafia ampia: basta con questo assurdo bicameralismo perfetto, basta con mille parlamentari (“quanti ne ha la Cina, ma loro sono un miliardo e trecento milioni”), federalismo istituzionalizzato trasformando il Senato in Camera delle regioni e dei poteri locali: “Perché il Senato non potrebbe essere come il Bundesrat tedesco?”. […]

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