DAL MIO RIFIUTO DI FARE IL MINISTRO DEL LAVORO CON BERLUSCONI ALLA PREVISIONE DEL GOVERNO MONTI GIÀ NEL 2010; DAL LINGOTTO 2011 AI GOVERNI DELLE LARGHE INTESE: SEI ANNI DI LAVORO PARLAMENTARE E DI COMMENTO DELLA POLITICA ITALIANA
In occasione dell’uscita della Newsletter n. 300 – 16 giugno 2014 – una selezione di editoriali e interventi pubblicati dall’aprile 2008 a oggi – Segue l’indice dei portali del sito
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IL SIGNIFICATO DI QUESTE ELEZIONI (politiche 2008)
IL CENTRODESTRA HA VINTO, MA LA STRADA IMBOCCATA DAL PD CON VELTRONI È QUELLA GIUSTA
Editoriale telegrafico, 15 aprile 2008
Il commento alle elezioni dell’aprile 2008 mette a fuoco l’idea di Partito Democratico del suo fondatore Walter Veltroni e – visto a sei anni di distanza – il nesso che la lega al PD renziano “Il PD deve porsi in grado di raccogliere, alla prossima scadenza elettorale, almeno dieci punti percentuali in più di consenso degli italiani. Per riuscirci, deve dimostrare di saper voltare pagina, non solo nei programmi ma anche nei fatti, rispetto agli errori della vecchia sinistra, che ne hanno causato il collasso politico, dopo aver causato la rovinosa caduta del Governo Prodi.”
PERCHÉ NON POTREI FARE IL MINISTRO DEL LAVORO NEL GOVERNO DEL PDL
UN MINISTRO DEVE CONDIVIDERE LE SCELTE DEL CAPO DELL’ESECUTIVO NON SOLTANTO NELLA MATERIA DI PROPRIA COMPETENZA, MA ANCHE IN TUTTE LE ALTRE
Editoriale telegrafico, 16 aprile 2008
Nel quale spiego i motivi del rifiuto da me opposto, all’indomani delle elezioni dell’aprile 2008, all’offerta di Silvio Berlusconi di assumere la guida del dicastero del Welfare nel suo nuovo Governo
UNA CAPORETTO DEL SINDACATO
CHE COSA SIGNIFICA LA ROTTURA DELLE TRATTATIVE SU ALITALIA TRA SINDACATI ED AIR FRANCE-KLM PER IL FUTURO DEL SISTEMA ITALIANO DI RELAZIONI INDUSTRIALI
Articolo pubblicato dal quotidiano Europa il 5 aprile 2008
Il rifiuto dell’accordo con la compagnia franco-olandese sancisce l’incapacità delle nostre confederazioni maggiori prendere il buono della globalizzazione, “ingaggiando” l’imprenditore più capace di valorizzare il lavoro degli italiani, quale che ne sia la nazionalità.
I DANNI PRODOTTI DALL’EMENDAMENTO SALVA-PREMIER
PARALIZZA IL DIALOGO SULLE RIFORME ISTITUZIONALI, INTRALCIA GRAVEMENTE L’AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA, TOGLIE CREDIBILITÀ ALL’INIZIATIVA SUL TERRENO DELL’EFFICIENZA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
Editoriale telegrafico 18 giugno 2008
L’innesto nel decreto-sicurezza dell’”emendamento-Berlusconi”, mirato chirurgicamente a impedire la conclusione del processo in cui il Capo del Governo è imputato di corruzione giudiziaria, al costo di un gravissimo intralcio generale per il funzionamento della giustizia penale, pone un’ipoteca pesante sulla possibilità di un dialogo fecondo tra maggioranza e opposizione circa le riforme istituzionali
GLI STRUMENTI CONTRO LA DISUGUAGLIANZA E L’APARTHEID FRA PROTETTI E PRECARI
DETASSARE I REDDITI DI LAVORO PIÙ BASSI É SOLO UN PROBLEMA DI DENARO PUBBLICO E DI VOLONTÀ POLITICA. ESTENDERE A TUTTI I LAVORATORI GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI, INVECE, PUÒ NON COSTARE UNA LIRA ALL’ERARIO, MA RICHIEDE LA PARALLELA ATTIVAZIONE DI SERVIZI EFFICIENTI DI RIQUALIFICAZIONE E RICOLLOCAMENTO, CHE OGGI NON ABBIAMO
Articolo pubblicato su il Riformista – 11 gennaio 2009
Dove si delineavano gli elementi essenziali di una politica del lavoro per la quale dovevamo attendere ancora cinque anni
MARIO MONTI: “LA PROPOSTA DI ICHINO, UNA SPERANZA PER I GIOVANI E PER IL PAESE”
CONTRO LA RECESSIONE OCCORRONO RIFORME STRUTTURALI CAPACI DI RAFFORZARE LA DOMANDA PIÙ CHE L’OFFERTA, PROMUOVERE IL NUOVO PIÙ CHE DIFENDERE IL VECCHIO: IL PROGETTO PER LA TRANSIZIONE ALLA FLEXSECURITY VA ESATTAMENTE IN QUESTA DIREZIONE
Ultima parte del fondo del Corriere della Sera dell’8 febbraio 2009
Nella quale l’allora Rettore della Bocconi osservava che l’adozione di riforme strutturali coraggiose avrebbero abilitato il Governo italiano, agli occhi dei mercati finanziari, a praticare anche una politica di bilancio più incisiva: una di queste riforme strutturali fondamentali è mirata alla transizione alla flexsecurity
NAPOLITANO A FAVORE DI UN IMPEGNO BI-PARTISAN PER LA FLEXSECURITY
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA INVITA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE AL SUPERAMENTO DI OGNI FAZIOSITÀ NELLE POLITICHE DEL LAVORO E A “SCELTE INELUDIBILI DI RIEQUILIBRIO E RINNOVAMENTO NEL SISTEMA DELLE GARANZIE E DELLE TUTELE, A FAVORE, SOPRATTUTTO, DEI MENO PROTETTI”
Ampi stralci dell’intervento di Giorgio Napolitano al Convegno internazionale in ricordo di Marco Biagi svoltosi a Modena il 19 marzo 2009
Nel quale il Capo dello Stato addita i tratti essenziali di una riforma molto simile a quella a cui stiamo ponendo le mani solo ora
CHIEDO AI NUOVI BRIGATISTI DI RICONOSCERMI COME PERSONA (E DI RINUNCIARE ALLA PENA DI MORTE)
C’È UNA CONTRADDIZIONE TRA LA LINEA DIFENSIVA SEGUITA DAI LORO AVVOCATI – SECONDO CUI LA MINACCIA NON SAREBBE MAI ESISTITA, SAREBBE TUTTA UNA MONTATURA DELLA POLIZIA – E IL LORO RIFIUTO NEI CONFRONTI DELLA MIA PROPOSTA DI INCONTRARCI E RICONOSCERCI RECIPROCAMENTE IL DIRITTO DI ESISTERE E LA LIBERTÀ DI PENSIERO
Articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 14 giugno 2009
Il giorno dopo la pronuncia della sentenza con la quale la Corte d’Assise di Milano ha condannato 14 imputati di associazione terroristica, oltre che alle pene previste per i reati contestati, anche a un risarcimento del danno nei miei confronti – del quale non ho ovviamente mai chiesto il pagamento – per la tentata aggressione
LA LEGGEREZZA SOSTENIBILE DEL DIRITTO
PROGETTO SEMPLIFICAZIONE: L’INTERO DIRITTO DEL LAVORO IN 64 ARTICOLI. E APPLICABILE A TUTTI
Articolo pubblicato sul Corriere della Sera del 9 settembre 2009
Nel quale davo notizia della prima edizione del Codice semplificato del lavoro, che sarebbe stato presentato in Senato due mesi dopo, in perfetta (e voluta) coincidenza con la pubblicazione da parte dell’UE del Decalogue for Smart Regulation, come d.d.l. n. 1872 e 1873
LA PRIVATIZZAZIONE DELLA PROTEZIONE CIVILE E LA RINUNCIA DEL GOVERNO A RIFORMARE LE AMMINISTRAZIONI
IL GOVERNO, CONVINTO CHE IL DIRITTO AMMINISTRATIVO SIA INCOMPATIBILE CON L’EFFICIENZA DELLE STRUTTURE STATALI, LE TRASFORMA FITTIZIAMENTE IN SOGGETTI DI DIRITTO PRIVATO. E NELLO STESSO TEMPO TRASCURA LA RIFORMA DEL MINISTRO BRUNETTA
Articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 17 febbraio 2010
Quando il Governo Berlusconi, privatizzava le strutture della Protezione Civile per sottrarle al controllo sulla spesa, così preparando il terreno per le gravissime malversazioni che sarebbero emerse due anni dopo
PER LO SVILUPPO DEL MEZZOGIORNO OCCORRONO MOLTI PIANI INDUSTRIALI COME QUELLO DI POMIGLIANO
NEGLI ALTRI PAESI EUROPEI LA CLAUSOLA DI TREGUA SINDACALE E QUELLA PER IL CONTRASTO ALL’ASSENTEISMO ABUSIVO, PROPOSTE DALLA FIAT, SONO CONSIDERATE LEGITTIME E PRATICATE NORMALMENTE – DAVVERO POSSIAMO PERMETTERCI DI RIFIUTARLE, IN UN PAESE COME IL NOSTRO CHE HA FAME E SETE DEGLI INVESTIMENTI DELLE GRANDI IMPRESE MULTINAZIONALI?
Articolo pubblicato su Lavoce.info il 18 giugno 2010 – Sulla prova di inadeguatezza che il nostro sistema delle relazioni industriali stava dando a Pomigliano, v. anche la mia Lettera sul Lavoro pubblicata il 14 giugno 2010 sul Corriere della Sera, il mio editoriale per la Newsletter n. 108, del 21 giugno 2010, e Cronaca immaginaria di un accordo mai negoziato (ovvero: perché l’Italia non riesce ad attirare gli investimenti stranieri)
Era l’epoca in cui il PD di Bersani e la Repubblica guardavano con ostilità al piano industriale di Sergio Marchionne e il referendum nello stabilimento di Pomigliano rischiava di veder prevalere i “no” sostenuti dalla Cgil
LA BATTAGLIA PER L’UNINOMINALE
LA RIFORMA ELETTORALE DEVE PORTARE A UN SISTEMA CHE DURI NEL TEMPO E NON CORRISPONDA AGLI INTERESSI CONTINGENTI DI UNO SCHIERAMENTO O DI UN ALTRO, CHE CONSENTA LA SCELTA DIRETTA DEL PARLAMENTARE DA PARTE DELL’ELETTORE E LA RIDUZIONE DEI COSTI DELLE CAMPAGNE ELETTORALI – SU QUESTO TERRENO PUÒ DETERMINARSI UNA SVOLTA IMPORTANTE PER L’INTERO SISTEMA POLITICO E CIVILE ITALIANO
Editoriale per la Newsletter n. 115, 9 agosto 2010 – V. in argomento anche il Manifesto per l’Uninominale
Una battaglia fallita per un ostruzionismo mai dichiarato ma efficacissimo che, in seno alla Lega per l’Uninominale, venne inopinatamente svolto da Marco Pannella: v. gli interrogativi e le contestazioni che rivolsi allora al Comitato di Coordinamento da lui voluto e guidato, rimasti sostanzialmente senza risposta
UNA GRANDE COALIZIONE PER LE RIFORME PIÙ DIFFICILI E URGENTI
L’IPOTESI DI UNA “GRANDE COALIZIONE” PER LE RIFORME URGENTI INDISPENSABILI PER SALVARE L’ITALIA: FORSE E’ L’UNICA VIA POSSIBILE PER FAR USCIRE IL PAESE DA UNA CRISI GRAVISSIMA E PREPARARE IL TERRENO PER UN BIPOLARISMO MATURO
Editoriale per la Newsletter n. 125, del 1° novembre 2010
Nel quale prefiguravo, con un anno pieno di anticipo, lo scenario che si sarebbe verificato nell’autunno 2011
IL FALSO FA PIÙ MALE DEI CANDELOTTI
LA TESI DELLA CGIL SECONDO CUI L’ACCORDO DI POMIGLIANO VIOLEREBBE LA LEGGE SERVE SOLO A DEMONIZZARLO IMPEDENDO IL DIBATTITO SULLA VERA QUESTIONE SINDACALE: SE CIOE’ UN INVESTIMENTO DI 20 MILIARDI VALGA TRE DEROGHE MARGINALI AL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE E UNA CLAUSOLA DI TREGUA
“Lettera sul lavoro” pubblicata sul Corriere della Sera il 7 ottobre 2010, il giorno dopo il lancio di un candelotto acceso contro il segretario della Cisl Bonanni alla Festa dell’Unità di Torino – V. in proposito anche la replica del Segretario della Fiom di Napoli, pubblicata su l’Unità del giorno seguente, con la mia contro-replica
Nell’autunno 2010 la sinistra sindacale e quella politica erano ancora fortemente mobilitate contro il piano industriale di Marchionne, e Cisl e Uil venivano accusate di essere sindacati gialli
A FERRARA NON SI PUÒ
DOPO LA MIA RELAZIONE A UN CONVEGNO PROMOSSO DALLA CAMERA DI COMMERCIO, PER PROTESTA SEI SINDACALISTI DELLA CGIL DI QUELLA CITTA’ HANNO CLAMOROSAMENTE RESTITUITO LA TESSERA AL PD
Editoriale telegrafico per la Newsletter n. 127, del 15 novembre 2010 – Sono on line anche le slides e Il video della presentazione al convegno di Ferrara del 5 novembre 2010 che ha provocato le ire dei sei sindacalisti
Questo era il modo in cui allora la sinistra del PD reagiva a chi proponeva le cose che ora costituiscono il nucleo centrale del programma di Matteo Renzi
SE NON PER AMOR DI PATRIA, ALMENO PER INTERESSE
LA PROPOSTA LANCIATA DA VELTRONI AL LINGOTTO È MOLTO PIÙ ARTICOLATA E LUNGIMIRANTE DI COME VIENE PRESENTATA DAI SUOI DETRATTORI – E PER QUEL DIECI PER CENTO PIÙ RICCO A CUI L’IMPOSTA STRAORDINARIA SI APPLICHEREBBE ESSA COSTITUIREBBE UNA POLIZZA DI ASSICURAZIONE CONTRO EVENTI ENORMEMENTE PIU’ COSTOSI
Editoriale per la Newsletter n. 137, 31 gennaio 2011, pubblicato anche sul Riformista del 1° febbraio
Nel gennaio 2011 la crisi finanziaria che avrebbe colpito il debito italiano nell’estate successiva non era ancora esplosa, e avrebbe potuto essere evitata se fossero state accolte le proposte presentate dall’ex-segretario del PD a Torino: un’anticipazione dell’ “Agenda Monti” totalmente snobbata dal segretario di allora Bersani
DAI RIFIUTI DI NAPOLI AL DEBITO PUBBLICO NAZIONALE: UN MEA CULPA E UNA CURA BIPARTISAN
LA CITTÀ SOMMERSA DALL’IMMONDIZIA È LA METAFORA DELL’ITALIA SCHIACCIATA DA UN DEBITO PUBBLICO ENORME – COME DALL’EMERGENZA NAPOLETANA, ANCHE DALL’EMERGENZA GRAVE DELLA FINANZA STATALE NON POSSIAMO USCIRE SE NON ATTRAVERSO UN MEA CULPA BI-PARTISAN, CHE SIA LA PREMESSA PER UN GOVERNO DI RESPONSABILITÀ NAZIONALE SOSTENUTO DA TUTTE LE FORZE POLITICHE MAGGIORI
Editoriale per la Newsletter del 29 novembre 2010
L’editoriale si concludeva con questo auspicio: “L’ideale sarebbe un Governo guidato da Mario Monti o da Mario Draghi […] Purché si smetta subito di cincischiare con l’indecente e ridicolo mercato dei parlamentari, dal quale in ogni caso non potrebbe uscire che un Governo debole e privo di qualsiasi autorevolezza” (il documento fornisce la prova irrefutabile di due fatti: il complotto per detronizzare Silvio Berlusconi ebbe inizio ben prima della primavera 2011 e l’artefice non fu il Presidente della Repubblica, ma l’autore di queste note)
LA LIBERTÀ NON SI TROVA ALLO STATO DI NATURA
DEPORRE UN TIRANNO, COME STA ACCADENDO NEI PAESI DELL’AFRICA MEDITERRANEA, E’ MOLTO PIU’ FACILE CHE DAR VITA A UNA DEMOCRAZIA FONDATA SU DI UNA VERA DIVISIONE DEI POTERI E A UN’ECONOMIA CONCORRENZIALE
Editoriale telegrafico per la Newsletter n. 141 del 28 febbraio 2011
I fatti successivi, in Egitto, in Libia e ora in Siria e Iraq, confermano
QUEI 29 MARCHIONNE CHE SE NE STANNO ALLA LARGA DALL’ITALIA
IL PROBLEMA CRUCIALE DEL NOSTRO PAESE E’ LA SUA CHIUSURA AGLI INVESTIMENTI STRANIERI: ALLINEARCI, PER QUESTO ASPETTO, ALLA MEDIA EUROPEA SAREBBE DECISIVO NON SOLO PER RIMETTERE IN MOTO LA CRESCITA, MA ANCHE PER RAFFORZARE LA POSIZIONE DEI LAVORATORI NEL MERCATO
Editoriale telegrafico per la Newsletter n. 139, 14 febbraio 2011 – Segue una tabella con i flussi di investimenti esteri nei principali Paesi europei nel quinquennio 2004-2008
La mia battaglia per l’apertura del Paese agli investimenti stranieri, incominciata nel 2007, nel 2011 era ancora quasi del tutto isolata (era ancora l’epoca in cui il ministro Giulio Tremonti predicava la difesa dell’ “italianità” dei nostri campioni industriali nazionali e il ritorno ai dazi doganali): sarà soltanto con il Governo Monti che il tema sarà assunto come centrale dalla maggioranza di larghe intese e dall’opinione pubblica
SE BERLUSCONI SPOSA IL PROGETTO FLEXSECURITY
SE DAVVERO IL GOVERNO RESTA IN PIEDI E INTENDE VARARE IL DISEGNO DI LEGGE N. 1873 – COSE ENTRAMBE DI CUI È LECITO DUBITARE – QUESTA POTREBBE ESSERE LA PRIMA VERA RIFORMA BI-PARTISAN DI QUESTA LEGISLATURA
Lettera al Direttore del quotidiano Libero, pubblicata il 30 ottobre 2011
Pochi giorni prima il Capo del Governo, nel tentativo estremo di dare un colpo di reni per poter restare in sella, aveva dichiarato che intendeva fare suo il mio progetto di Codice semplificato del lavoro: trovavano così conferma le accuse nei miei confronti di
INTELLIGENZA COL NEMICO
LA FIGURA DELL’ISPETTORE CON CUI SI SVOLGE IL LUNGO DIALOGO DEL MIO ULTIMO LIBRO È NATA QUANDO HO MESSO INSIEME LE CENTINAIA DI MESSAGGI DI DISSENSO, ANCHE TALORA UN PO’ AGGRESSIVI, PERVENUTIMI DA SINISTRA NEI PRIMI TRE ANNI E MEZZO DI LEGISLATURA
Articolo pubblicato nella rubrica Lavorare cambia, sul sito Tuttosullavoro.it, il 10 novembre 2011
Molte delle cose previste in quel libro (Inchiesta sul lavoro. Perché non dobbiamo avere paura di una grande riforma. Perché non dobbiamo avere paura di una grande riforma, Mondadori, 2011, 2a ed. nella collana Oscar con un capitolo aggiuntivo sulla riforma Fornero, 2012) si sono avverate nei due anni successivi, o si stanno avverando
UNA LEZIONE DI DEMOCRAZIA EFFICIENTE
CRONACA DI UNA SETTIMANA CRUCIALE PER LE SORTI DEL PAESE: QUELLA TRA L’8 E IL 13 NOVEMBRE 2011, CHE HA PORTATO AL CONFERIMENTO DELL’INCARICO DI GOVERNO A MARIO MONTI
Nessun complotto: il Governo Berlusconi si era spappolato già da qualche mese
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UNA RIDUZIONE BILANCIATA DELL’INCISIVITÀ DELLA RIFORMA
LA TRATTATIVA FRA PD E PDL SUL LAVORO E LA SUA CONCLUSIONE: UN CASE STUDY INTERESSANTE
Editoriale telegrafico per la Newsletter n. 195, 9 aprile 2012
Era il mio commento all’esito della trattativa in seno alla maggioranza sulla c.d. “Legge Fornero” che avrebbe dovuto flessibilizzare il mercato del lavoro
RIFORMA ELETTORALE: ORA È IL PD CHE DEVE SPINGERE A FONDO PER IL MODELLO FRANCESE
DOPO LE APERTURE DI PDL E UDC ALL’UNINOMINALE A DOPPIO TURNO, SAREBBE DAVVERO IL COLMO CHE IL FOSSE IL PARTITO DI BERSANI A VOLER ANDARE AL VOTO COL PORCELLUM
Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 201, 21 maggio 2012
Invece andò proprio così: Bersani clamorosamente respinse la proposta di DdL e UdC, che poteva spianare la strada alla riforma costituzionale già nella passata legislatura, perché contava di poter beneficiare del premio di maggioranza offerto dalla legge elettorale del 2005
VERO E FALSO SULLA QUESTIONE DEGLI ESODATI (E COME RISOLVERLA)
LA RIFORMA DELLE PENSIONI DEL DICEMBRE SCORSO HA FATTO IN DUE SETTIMANE QUELLO CHE AVREMMO DOVUTO FARE GRADUALEMENTE NEI DUE DECENNI PASSATI – I PROBLEMI TRANSITORI CHE NE SONO NATI VANNO RISOLTI GUARDANDO AVANTI E NON TORNANDO INDIETRO
Intervento pubblicato nella rubrica del Corriere della Sera “Lettera sul lavoro”, 18 giugno 2012 – Per un’esposizione più ampia e con maggiori dati sulla stessa materia, v. la nota tecnica pubblicata su questo sito lo stesso giorno
Il discorso che facevo due anni fa vale, ovviamente, ancora oggi
A PROPOSITO DI CRISI DELLA DISTINZIONE TRA DESTRA E SINISTRA
UNA SOSTANZIALE CONVERGENZA TRA BERLUSCONI E FASSINA SU QUESTIONE NON SECONDARIA MOSTRA COME IL VERO DISCRIMINE POLITICO OGGI NON CORRA TRA I DUE SCHIERAMENTI TRADIZIONALI, MA TRA CHI CREDE NELLA PROSPETTIVA DI USCIRE DALLA CRISI COSTRUENDO L’EUROPA, E CHI NO
Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 203 – giugno 2012
A proposito delle curiose convergenze tra Silvio Berlusconi e Stefano Fassina che avrebbero portato alla fine anticipata della XVI legislatura
LA VERA COLPA DI MARCHIONNE
IN ULTIMA ANALISI, CIÒ CHE VERAMENTE LA SINISTRA ITALIANA IMPUTA ALL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA FIAT È SOLTANTO DI AVER PROVOCATO UN TERREMOTO NEL NOSTRO SISTEMA DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI – MA QUEL TERREMOTO CI HA FATTO SOLTANTO DEL BENE
Discussione tra un lavoratore della Fiat e un sindacalista della Fiom (i nomi sono ovviamente di fantasia; ma gli argomenti sono quelli che si sentono effettivamente ogni giorno nei dibattiti di queste settimane nelle feste del Pd) – settembre 2012
Poche settimane dopo lo stabilimento Fiat di Pomigliano, che nei primi due anni dalla riapertura non ha fatto registrare neppure una sola denuncia all’INAIL di infortunio sul lavoro, sarebbe stato premiato come il più avanzato dal punto di vista tecnologico ed ergonomico: cioè dal punto di vista del benessere psico-fisico di chi ci lavora
SENZA MONTI IN ITALIA NIENTE DRAGHI IN EUROPA
QUELLA SINISTRA CHE PLAUDE ALL’AZIONE CORAGGIOSA DEL GOVERNATORE DELLA BCE, MA NON PERDE OCCASIONE PER PRENDERE LE DISTANZE DALL’AZIONE DEL NOSTRO GOVERNO, NON CONSIDERA CHE SENZA QUESTA NON SAREBBE MAI STATA POSSIBILE QUELLA
Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 214, 10 settembre 2012
Anche questo è un discorso che vale oggi (in particolare in riferimento all’importante obiettivo politico dell’emissione degli eurobond) esattamente come due anni or sono
LA SCELTA DELLA CHIAREZZA
SULLA QUESTIONE CRUCIALE PER LE SORTI DEL PAESE IL PD NON HA UNA POSIZIONE CHIARA – LA FORMAZIONE POLITICA CHE NASCE “PER L’AGENDA MONTI” MIRA A FARE DELLA STRATEGIA EUROPEA PER USCIRE DALLA CRISI UNA SCELTA POLITICA FORTE, CHIARA E IRREVERSIBILE
Lettera agli amici che hanno condiviso con me, anche attraverso questo sito web, il cammino compiuto negli ultimi quattro anni e mezzo – 24 dicembre 2012
È la lettera con cui ho dato conto ai miei lettori ed elettori dei motivi che mi hanno indotto ad aderire all’iniziativa politica promossa da Mario Monti: “Ho compiuto questo passo per una ragione molto semplice: non avrei potuto invitare serenamente gli elettori a votare Pd, nascondendo o minimizzando l’ambiguità di fondo che caratterizza la posizione dello stesso partito sul terreno della strategia europea. Nascondere o minimizzare è cosa lecita, in una campagna elettorale, su aspetti secondari; non su di una questione cruciale, di importanza vitale per il Paese, come questa della nostra linea di comportamento riguardo agli impegni assunti in Europa”
LETTERA APERTA A PD E PDL
LA GRAVITÀ DEL QUADRO ECONOMICO E ISTITUZIONALE RICHIEDE UNO SCATTO DI RESPONSABILITÀ DA PARTE DI TUTTE LE FORZE POLITICHE MAGGIORI (ALMENO PER FARE SUBITO LA RIFORMA ELETTORALE)
Articolo pubblicato da La Stampa l’11 marzo 2013
In questo intervento sollecitavo i due partiti maggiori a fare ciò che alla metà di marzo dell’anno scorso appariva ancora impensabile ai più, ma un mese più tardi sarebbe risultata l’unica via di uscita da un’impasse molto pericolosa
DIARIO DI UN’ELEZIONE PRESIDENZIALE
LO STALLO POLITICO-ISTITUZIONALE, GLI ERRORI DI BERSANI, LA DIVERSITÀ ANTROPOLOGICA DEL CETO POLITICO PRODOTTO DALLE ULTIME ELEZIONI, LA SFASATURA TRA L’ASSETTO DISEGNATO DALLA COSTITUZIONE E LA VISIONE DELL’ELEZIONE DEL PRESIDENTE DIFFUSA NELL’OPINIONE PUBBLICA
Riporto qui alcuni appunti che ho scritto nel corso di una settimana trascorsa interamente a Roma per l’elezione del Capo dello Stato – 22 aprile 2013 – In argomento v. anche il mio editoriale telegrafico per la Nwsl n. 245: Quelli che vorrebbero la partita Roma-Lazio arbitrata da un romanista
I segreti di un conclave molto travagliato
PERCHÉ IL GOVERNO NON DEVE CONTINUARE CON LA CIG IN DEROGA
EROGARE UN SOSTEGNO DEL REDDITO SENZA REGOLE SIGNIFICA ALIMENTARE I COMPORTAMENTI MENO VIRTUOSI NEL MERCATO DEL LAVORO E COSTA MOLTO DI PIÙ CHE FAR LE COSE COME SI DEVE
Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 249, 20 maggio 2013
Nella primavera dell’anno scorso non era ancora per nulla acquisito che fosse necessario rinunciare a questa misura d’emergenza, causa di un gran numero di distorsioni gravi nel mercato del lavoro
LE PENSIONI D’ORO CHE VANNO TOSATE (E COME FARLO)
IL CONTRIBUTO STRAORDINARIO DEVE (E COSTITUZIONALMENTE PUÒ) ESSERE IMPOSTO SULLA PARTE NON EFFETTIVAMENTE GUADAGNATA DELLA RENDITA PENSIONISTICA
Lettera sul Lavoro pubblicata dal Corriere della Sera il 13 agosto 2013
Anche questo discorso è ancora attuale e apertissimo
IL MARASMA DEL CAPO DEL PDL – 1 – FORSE NON TUTTA LA CRISI VIEN PER NUOCERE
POTREBBE ANCHE NASCERNE UN NUOVO BIPOLARISMO: DI QUA TUTTI COLORO CHE CREDONO NELLA STRATEGIA EUROPEA DELL’ITALIA, DI LÀ COLORO CHE NE SONO INSOFFERENTI
Primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 265, 28 settembre 2013 – Segue un secondo editoriale telegrafico: Non riusciamo più a tenergli dietro
UNA MAPPA PER CAPIRE CHE COSA STA ACCADENDO NELLA POLITICA ITALIANA
LA RAGIONE DELLA SUA INCONCLUDENZA – LA “LINEA DI FAGLIA” SULLA QUALE SI STANNO SIMMETRICAMENTE PRODUCENDO GLI EVENTI SISMICI CHE SCUOTONO SIA IL VECCHIO CENTRODESTRA SIA IL VECCHIO CENTROSINISTRA
Riflessione grafica – 6 ottobre 2013 – In argomento v. anche il mio intervento all’assemblea nazionale di LibertàEguale del 25 maggio 2013, Sinistra e destra di fronte alla scommessa europea, dove cito la tesi contraria alla mia sostenuta nel suo ultimo libro da Franco Debenedetti
CORAGGIO, MATTEO!
SE ORA IL NEO-SEGRETARIO RIUSCIRÀ A TRASFORMARE IL PIÙ CONSERVATORE TRA I PARTITI ITALIANI IN UNA FORZA TRAINANTE PER LE RIFORME DI CUI IL PAESE HA URGENTE BISOGNO, EGLI DIVENTERÀ IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER UNO SCHIERAMENTO MOLTO AMPIO – MA NON SARÀ AFFATTO UNA PASSEGGIATA
La mia lettera aperta a Matteo Renzi neo-segretario del PD, 8 dicembre 2013, dopo la proclamazione del risultato delle primarie PD
JOBS ACT: LA POLITICA DELL’ANNUNCIO NON BASTA PIÙ
RIFORME IMPORTANTI E COMPLESSE COME QUELLA DEL CODICE SEMPLIFICATO DEL LAVORO NON CONSENTONO SCORCIATOIE NÉ IMPROVVISAZIONE: SE RENZI RINUNCIA AD AVVALERSI DI TUTTO IL GRANDE LAVORO FATTO NEGLI ANNI PASSATI SU QUESTO TEMA, METTE A RISCHIO LA FATTIBILITÀ STESSA DELLA RIFORMA
Intervento pubblicato dal quotidiano la Stampa il 17 gennaio 2014
A cinque mesi di distanza dalla prima esternazione del neo-segretario PD sul suo progetto, resta aperta la questione che posi allora; ora siamo alla stretta decisiva
NOVE TELEGRAMMI SULLA MANOVRA DI RENZI
PERCHÉ LE MISURE PER LA CRESCITA APPROVATE DAL GOVERNO, PUR CON QUALCHE DIFETTO, SEGNANO UNA SVOLTA IMPORTANTE
Osservazioni a caldo sulle decisioni assunte dal Consiglio dei Ministri il 12 marzo 2014
Quelle misure hanno dato al Paese la scossa di cui esso aveva bisogno e che il Governo Letta non gli aveva saputo dare (una scossa “solo psicologica”, come qualcuno sostiene? Può essere, ma il sistema economico ha bisogno anche di questo)
ORA CHI DARÀ LE GAMBE PER CAMMINARE AL JOBS ACT DI RENZI?
NELLA VICENDA DEL DECRETO-LEGGE SU CONTRATTI A TERMINE E APPRENDISTATO IL PD NON È PARSO IN SINTONIA CON LA POLITICA DEL LAVORO DEL CAPO DEL GOVERNO
Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 295, 12 maggio 2014
Una questione vecchia come lo stesso Partito Democratico, ancora oggi largamente aperta
I PORTALI DEL SITO
IL CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE
IL NUOVO STRUMENTO IDEATO PER CONIUGARE IL SOSTEGNO DEL REDDITO DEI DISOCCUPATI CON LE MISURE NECESSARIE PER IL LORO REINSERIMENTO NEL TESSUTO PRODUTTIVO
Sono qui raccolte le proposte legislative e gli altri documenti pubblicati sul sito dall’estate 2013, prevalentemente riferiti al progetto di sperimentazione regionale: il link alla scheda sintetica del 17 dicembre 2013 è evidenziato in grassetto – Ulteriori documenti e materiali sul contratto di ricollocazione (già previsto nei disegni di legge sul Codice semplificato del lavoro: articolo 2120) sono reperibili attraverso il Portale della Semplificazione e della Flexsecurity
LA RIFORMA DEL NOSTRO DISPOSITIVO MILITARE CONTENUTA NELLA LEGGE N. 244/2012 E LE QUESTIONI OCCUPAZIONALI CONSEGUENTI
Documenti e interventi disponibili nel sito sulle modalità di attuazione della delega legislativa
DOCUMENTI E INTERVENTI SULLE RELAZIONI INDUSTRIALI NELLA NOSTRA COMPAGNIA DI BANDIERA E SUI MUTAMENTI DEL SUO ASSETTO PROPRIETARIO
DOCUMENTI E INTERVENTI SU DI UNA QUESTIONE CRUCIALE PER IL RILANCIO DEL NOSTRO SISTEMA DELL’ISTRUZIONE PUBBLICA
IL DIBATTITO SULLA RIFORMA AVVIATA NELL’APRILE 2011 IN INGHILTERRA, SULLA SCORTA DI UNA ESPERIENZA AUSTRALIANA PRECEDENTE, E LA PROPOSTA ELABORATA IN ITALIA DAANDREA ICHINO E DANIELE TERLIZZESE, RIPRESA IN UNA MIA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
Interventi e documenti disponibili nel sito, in riferimento al progetto esposto ampiamente in questo saggio: Rilanciamo le universita con prestiti agli studenti – Allo stesso progetto si riferisce la mia interrogazione parlamentare presentata il 18 maggio 2011 (ivi anche una scheda sintetica dello stesso)
IL DIBATTITO SULLA VICENDA DEI VOUCHERS ISTITUITI DAL CONSIGLIO REGIONALE NEL 2007-2008 A FAVORE DEI LAUREATI A PIENI VOTI, CON ESITI FORMATIVI E SBOCCHI OCCUPAZIONALI PRESSOCHÉ NULLI
Interventi e documenti disponibili nel sito
IL DIBATTITO SULLA VICENDA DELLA NEGOZIAZIONE DEL PROGETTO “FABBRICA ITALIA” NEL 2010-2011 NEGLI STABILIMENTI DI POMIGLIANO, MIRAFIORI E GRUGLIASCO, E SULL’IMPATTO DA ESSA PRODOTTO SUL SISTEMA ITALIANO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI
Interventi e documenti disponibili nel sito
IL DIBATTITO IN SENATO IN PRIMA LETTURA SUL PROGETTO DEL NUOVO ORDINAMENTO FORENSE
Interventi e documenti disponibili nel sito
TUTTO SULL’INIZIATIVA PER INTRODURRE LA CULTURA E LA PRATICA DELLA TRASPARENZA E DELLA VALUTAZIONE NELLA GESTIONE DELLO STATO E DEGLI ENTI LOCALI, MA ANCHE NELLA POLITICA ITALIANA
I link ai documenti disponibili nel sito, dal disegno di legge iniziale del PD (5 giugno 2008 n.746), al disegno di legge Brunetta (26 giugno 2008 n. 847), al testo risultante dalla fusione dei due disegni di legge, approvato dal Senato il 18 dicembre 2008 (successivamente approvato con emendamenti dalla Camera e poi definitivamente dal Senato il 25 febbraio 2009) e al decreto attuativo della delega legislativa (d.lgs. n. 150/2009) – Inoltre i link ai documenti relativi al disegno di legge presentato il 18 dicembre 2008, a firma di Ichino, Finocchiaro, Morando e altri 30 senatori del PD, sulla trasparenza dei redditi, patrimoni e interessi economici di parlamentari e membri del Governo, all’intervento in Senato sui dipendenti in soprannumero dei gruppi parlamentari estinti e sul dibattito conseguente – Articoli e documenti sugli sviluppi nella XVII legislatura
TUTTO SUL PROGETTO-SEMPLIFICAZIONE (NUOVO CODICE DEL LAVORO) E SUL PROGETTO PER LA TRANSIZIONE AL NUOVO SISTEMA DI PROTEZIONE DELLA STABILITA’ DEL LAVORO, IL SUPERAMENTO DEL MERCATO DUALE E IL CONTRATTO DI LAVORO A STABILITA’ CRESCENTE CON L’ANZIANITA’ DI SERVIZIO (D.D.L. N. 1481/2009)
I link ai documenti disponibili nel sito sul nuovo Codice semplificato dei rapporti di lavoro e sindacali, nella nuova edizione predisposta per la XVII legislatura (disegni di legge n. 896 e 1006/2013) e nelle edizioni procedenti presentate e discusse nella XVI legislatura (disegni di legge n. 1872 e 1873/2009) – Il dibattito che su questo progetto si è sviluppato nell’ultimo quinquennio sul terreno politico e su quello tecnico-giuridico