L’OK DI CONFINDUSTRIA SUL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI – E I SINDACATI?

GIORGIO SQUINZI A MODENA: “STASERA HO VISTO CHE SUI TEMI DEL LAVORO SONO PIÙ VICINO DI QUANTO PENSASSI AL SENATORE ICHINO”

Questo ha twittato il 12 giugno 2014 Dario Di Vico, editorialista del Corriere della Sera, che aveva svolto poco prima il ruolo di moderatore nel “faccia a faccia” tra il presidente di Confindustria, Alberto Quadrio Curzio e me, nel corso dell’Assemblea dell’Unione Industriali di Modena – Primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 300, 16 giugno 2014.

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L’incontro era stato preceduto dal mio editoriale telegrafico La strana diffidenza di Confindustria nei confronti del contratto a tutele crescenti, che si concludeva con queste parole: “Non si rendono conto, a viale dell’Astronomia, che il processo di semplificazione delle norme deve partire anche da una semplificazione della discussione sull’argomento?” Bene, nel “faccia a faccia” promosso giovedì dall’Unione Industriali di Modena davanti a una platea di un migliaio di persone la discussione con Confindustria si è finalmente semplificata. Ho spiegato la riforma a cui stiamo lavorando in Commissione Lavoro al Senato, e il Presidente di Confindustria ha detto: “Se è così, noi siamo d’accordo”. I “faccia a faccia”, qualche volta, servono davvero per capirsi meglio. Spero che ora qualcuno ne organizzi uno anche con Susanna Camusso e Raffaele Bonanni, in modo che possiamo acquisire anche un chiaro consenso (o dissenso) informato di Cgil e Cisl, invece dei soliti mugugni inconcludenti, su questo passaggio fondamentale nell’evoluzione del nostro diritto del lavoro.

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