IL PROVVEDIMENTO APPROVATO DALLA CAMERA IN VIA DEFINITIVA SEGNA UNA SVOLTA RILEVANTE NELL’EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA DEL CONTRATTO DI LAVORO A TERMINE
Comunicato-stampa, 15 maggio 2014
“Il decreto Poletti ha diversi difetti, ma segna una svolta nell’evoluzione del nostro diritto del lavoro. Esso volta pagina rispetto a mezzo secolo nel quale il contratto di lavoro a termine è stato considerato come socialmente pericoloso, consentendone la stipulazione libera fino a una durata complessiva di 36 mesi e imponendo il solo limite del 20 per cento di contratti a termine in ciascuna azienda; semplifica la disciplina dell’apprendistato; e contiene il preannuncio della riforma organica, con il varo del Codice semplificato del lavoro, che affiancherà al contratto a termine il contratto a tempo indeterminato a protezione crescente”. Lo afferma in una nota il senatore di Scelta Civica, Pietro Ichino, che a Palazzo Madama è stato relatore del provvedimento. “Sul piano politico – sottolinea Ichino – l’approvazione definitiva del decreto segna il prevalere dell’intendimento incisivamente riformatore del Governo sulle resistenze ancora diffuse tra le forze politiche rappresentate in Parlamento, e in particolare in seno al Partito Democratico.”