SE ANCHE QUEL 5% PER LE POLITICHE ATTIVE RISCHIA L’INSABBIAMENTO

DEL REGOLAMENTO DEL FONDO ISTITUITO DAL COMMA 215 DELLA LEGGE DI STABILITÀ PER IL FINANZIAMENTO DELLA SPERIMENTAZIONE REGIONALE DEL CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE, CHE DOVEVA ESSERE EMANATO ENTRO MARZO, NON SI SA ANCORA NULLA

Interrogazione presentata alla Presidenza del Senato il 9 aprile aprile 2014 dai Capigruppo SC, SVP, NCD e PD della Commissione Lavoro del Senato, oltre che da altri senatori della maggioranza – In argomento v. anche il Portale del contratto di ricollocazione.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA – Atto n. 4-02028
AL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA POLITICA SOCIALE

dei senatori Ichino, Berger, Pagani, Parente, Dalla Zuanna, Lanzillotta, Lepri, Maran, Merloni, Santini, Susta, Tonini

Per conoscere

–        i motivi per i quali non è stato emanato entro il termine dovuto del 29 marzo 2014 il regolamento del Fondo per le politiche attive del lavoro istituito dal comma 215 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2013 n. 147 (legge di stabilità 2014);

–        se, come ed entro quando il Ministro intenda provvedere al riguardo, anche tenuto conto del fatto che nella medesima legge sono stati stanziati soltanto 50 milioni per le politiche attive del lavoro (misure per il reinserimento dei disoccupati nel tessuto produttivo), e in particolare per l’avvio della sperimentazione regionale del metodo di collocamento fondato sul “contratto di ricollocazione”, a fronte di quasi un miliardo stanziato per le politiche passive (sostegno del reddito ai disoccupati):

–        se il ministro non consideri davvero preoccupante che persino quell’esiguo 5% dello stanziamento complessivo per le politiche del lavoro, destinato alle politiche attive, rischi di finire con l’essere di fatto annullato per effetto di difficoltà o ritardi nell’attuazione della norma legislativa che ha disposto lo stanziamento medesimo.

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