IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA DEL TITANO CONFERMA L’INTENDIMENTO DI VARARLO IN PRIMAVERA, COME STRUMENTO PER RENDERE PIÙ TRASPARENTE E FACILMENTE CONOSCIBILE LA LEGISLAZIONE E PIÙ ATTRAENTE IL PAESE PER GLI INVESTITORI ESTERI
Articolo di David Oddone sul quotidiano La Tribuna Sammarinese, 18 gennaio 2014 – In argomento v. anche la mia intervista comparsa sulla stessa pagina del quotidiano
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San Marino negli ultimi mesi in particolare, viene finalmente citata quale esempio positivo. L’ultimo caso in ordine di tempo è servito dal quotidiano La Stampa che ospita una lunga lettera del noto giuslavorista, senatore Pietro Ichino, balzato agli onori delle cronache anche per il fatto che da alcuni anni vive sotto scorta a causa delle minacce che alcuni membri delle Brigate Rosse gli hanno esplicitamente rivolto e per via del fatto che due suoi colleghi (Massimo D’Antona e Marco Biagi) che stavano lavorando alle stesse materie di cui si occupa Ichino, sono caduti sotto i colpi delle Nuove Brigate Rosse.
Giornalista, docente, politico, è considerato uno dei massimi esperti in materia di lavoro. Su La Stampa Ichino scrive: “Nell’autunno scorso anche il Governo di San Marino ha deciso di dotare la Repubblica del Titano di un codice semplificato, col quale riordinare e sostituire la legislazione del lavoro fin qui accumulatasi, non meno complessa e farraginosa rispetto a quella italiana. Lo ha fatto assumendo come testo-base sul quale lavorare, lo stesso presentato al Parlamento italiano da 55 senatori fin dal 2009, discusso in centinaia di convegni in sede universitaria, sindacale e politica, poi ripresentato nell’agosto 2013 con gli aggiornamenti e le correzioni suggerite da quel dibattito. Ha quindi affidato a un gruppo di esperti il compito di adattarlo alle peculiarità delle tradizioni e dell’ordinamento statale sanmarinese, cosa che è stata fatta nel giro dei due mesi successivi. Nei giorni prossimi lo presenterà ufficialmente, con l’intendimento di avviare un iter parlamentare che consenta il suo varo nel giro di altri due mesi. Probabilmente Matteo Renzi aveva in mente un’operazione simile a quella ora compiuta dal Governo di San Marino, quando durante la campagna per le primarie del Pd, e ancora il giorno dopo la vittoria in quella consultazione, annunciava la fattibilità del Codice semplificato del lavoro in tre mesi” scrive Ichino. Titano dunque quale esempio da seguire, ma non solo. Ichino annuncia in “diretta” nazionale – e lo fa anche attraverso una intervista al quotidiano Libero dove afferma gli stessi concetti – la rivoluzione in atto sul Monte Titano, che porterà grossissime novità anche in termini di occupazione e che suona come una fattiva promozione per il segretario al Lavoro Iro Belluzzi.
Quest’ultimo probabilmente sarà il primo dell’attuale governo a compiere finalmente quel cambio di passo concreto richiesto a gran voce dal Paese, stufo di questo immobilismo. “Confermo – spiega Belluzzi a ‘Tribuna’ – che nei prossimi giorni presenteremo il progetto di legge alla maggioranza. Sono estremamente contento per le parole del senatore Ichino ed anche perché finalmente si entra nel vivo. L’obiettivo è quello di una semplificazione delle norme, per fare finalmente emergere in maniera chiara, quali sono le leggi che regolano il mercato del lavoro. Il sistema dovrà rendere appetibile San Marino per gli investitori esteri, dando una scossa all’occupazione ed alla economia. È quello che Renzi ha compreso e vuole fare in Italia e che San Marino, come ha giustamente rilevato Ichino, ha anticipato. Per dare un’idea di quello che sarà, anticipo che la nuova normativa emanata sarà tradotta in inglese, nell’ottica della maggiore conoscibilità verso l’esterno del nostro sistema e regole per attirare qui il maggior numero di aziende. La sovraproduzionenormativa si andrà ad abbattere, ed anche rispetto alla legge sugli incentivi per l’occupazione, si vuole arrivare a realizzare un testo unico. L’investitore deve avere immediatamente
chiaro che cosa troverà a San Marino, lo voglio ribadire nuovamente. Mi permetta poi di sottolineare
quella che per me rappresenta una grande soddisfazione: l’impostazione che sta portando avanti il Pd in Italia è la stessa del Psd. Partiti omologhi di Paesi con dimensioni e peculiarità diverse, stanno affrontando la questione lavoro con la stessa filosofia e senza che ci fosse stato prima un confronto. Credo dunque che stiamo andando nella direzione giusta”.
La rivoluzione insomma è in atto e già in primavera si potrebbe vedere la nuova normativa applicata.
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