UN ACCORDO INTERCONFEDERALE MOLTO INNOVATIVO SOTTOSCRITTO DA CGIL, CISL E UIL CON CONFINDUSTRIA A BERGAMO PUO’ COSTITUIRE UN MODELLO IMPORTANTE, DESTINATO A ESSERE SEGUITO IN MOLTE ALTRE ZONE
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TESTO DELL’ACCORDO
Bergamo, 6 aprile 2009
CONFINDUSTRIA BERGAMO, IMPRESE & TERRITORIO E LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI PROVINCIALI CGIL,CISL, UIL, a fronte dell’aggravamento delle condizioni socio-economiche della media Valle Seriana causato dal sovrapporsi della crisi globale alle difficoltà strutturali di questo distretto industriale, hanno concordatodi avviare un’azione comune per il rilancio della valle (13 gennaio 2009). L’intento condiviso è definireazioni efficaci realizzabili insieme nel breve-medio periodo.
L’iniziativa è stata pensata specificatamente per quest’area della nostra provincia, ma rappresenta unmodello riproponibile e applicabile anche in altre realtà territoriali caratterizzate da analoghe difficoltàdemografiche, sociali e produttive.
Gli studi necessari per individuare e progettare le iniziative a sostegno della Valle Seriana sono stati affidatialla Tolomeo Studi e Ricerche Sri sotto la direzione e la responsabilità scientifica del Prof. Paolo Feltrin e lasupervisione di un Comitato dei committenti integrato da rappresentanti della Provincia, della CCIAA e dellaComunità Montana della Media Valle Seriana (in rappresentanza degli Enti locali). Il progetto è statoparzialmente finanziato dalla Fondazione Banca Popolare di Bergamo.
I risultati “PROGETTI E PROGRAMMI PER IL RILANCIO ECONOMICO DELLA VALLE SERIANA E DELLE AREE DICRISI DELLA PROVINCIA ” sono stati presentati il 16 marzo 2009 e approvati il 6 aprile 2009 da CONFINDUSTRIA BERGAMO, IMPRESE & TERRITORIO E LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI PROVINCIALI CGIL,CISL, UIL.
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La stima di medio periodo delle tendenze e degli effetti della crisi sull’economia della Valle Seriana segnalache il più pessimistico degli scenari prevede un’ulteriore perdita di circa 5 mila posti di lavoro nell’industrianei prossimi cinque anni.
Una praticabile strategia fondata sull’analisi SWOT può essere focalizzata sull’obiettivo di assorbire la metàdi questa disoccupazione potenziale nel terziario e l’altro 50% in nuove attività industriali; ciò consentirebbe di preservare la specializzazione industriale, che è ritenuta unanimemente un valore, ma,nello stesso tempo, favorire una differenziazione della struttura produttiva del territorio.
Dal punto di vista sociale le ricadute più gravi delle crisi sono il rischio dello spopolamento, l’impossibilità divalorizzare le risorse umane del territorio e, infine, di vanificare gli investimenti infrastrutturalirecentemente realizzati.Sono state individuate 50 azioni (si veda l’elenco allegato) articolate su 6 obiettivi:
• Sostenere la struttura industriale manifatturiera,
• Limitare gli effetti della crisi congiunturale,
• Sostenere gli “avvii d’impresa” e favorire i processi di aggregazione e di crescita manageriale nellemicro e nelle piccole imprese,
• Favorire l’accelerazione dello sviluppo del terziario,
• Costruire le condizioni per un vantaggio residenziale,
• Realizzare politiche trasversali ed infrastrutturali.
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CONFINDUSTRIA BERGAMO, IMPRESE & TERRITORIO E LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI PROVINCIALI CGIL,CISL, UIL si impegnano:
· nei confronti dell’Unione Europea, ad esplorare le opportunità di finanziamenti comunitari e dicreazione del cluster industriale della Valle Seriana, con eventuale riconoscimento dello stato di crisi(azione 7);
· nei confronti del governo nazionale, a confermare e rafforzare, attraverso le rappresentanze nazionali,le azioni per ottenere risorse adeguate per gli ammortizzatori sociali, per la valorizzazione e la tutela del Made in Italy, per la riforma delle strutture di sostegno alle produzioni nazionali, per la riconoscibilità ela insostituibilità dell’offerta attraverso anche uno sviluppo della “comunicazione, standardizzazione,etichettatura e certificazione”, per il rafforzamento della politica industriale, per l’assicurazione deicrediti all’export, per fronteggiare le crisi di liquidità, per il potenziamento delle infrastrutture e deiservizi alla mobilità (azioni 1, 2, 3, 9, 22, 34, 35, 37, 47 e 48);
· nei confronti della Regione Lombardia, a ricercare risorse per gli ammortizzatori sociali e per lepolitiche attive del lavoro intese in senso lato (lavoro dipendente, autonomo, autoimprenditorialità) per la capitalizzazione e finanza d’impresa (finanziamenti ai Consorzi Fidi), e per garantire maggioreefficacia ai fondi regionali per l’innovazione (DAISSIL e altri) (azioni 20, 21, 22, 33, 36);
· nei confronti della Provincia e degli Enti locali, a promuovere il marketing territoriale, l’unione deiComuni, il miglioramento dei servizi pubblici per l’impiego, la pianificazione sovracomunale, lavalorizzazione della polarità socio-sanitaria, l’elaborazione di un progetto turistico, un sistema diistruzione e formativo raccordato con l’Università e rispondente alle esigenze di formazione continua,presenti sia nel mondo del lavoro dipendente che in quello autonomo, lo sviluppo dell’economiamontana, la riqualificazione dei centri storici, la crescita dei servizi alle persone e il potenziamento delleinfrastrutture tecnologiche (azioni 4, 5, 6, 18, 19, 28, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50);
· nei confronti del sistema del credito, ad allargare gli accordi già in corso per il sostegno al reddito edalle imprese, per limitare gli effetti della crisi di liquidità e per valutare le opportunità diconsolidamento “garantito” dei debiti a breve (azioni 27, 35, 36).
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CONFINDUSTRIA BERGAMO, IMPRESE & TERRITORIO E LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI PROVINCIALI CGIL,CISL e UIL si accordano per:
• promuovere il distretto/i distretti territoriale o di filiera del “pacchetto anticrisi” (azione 8);
• operare per favorire la nascita di nuove imprese, l’aggregazione, la crescita dimensionale, la crescitamanageriale e l’internazionalizzazione (azioni 10, 11, 12, 13);
• supportare la stipula di convenzioni ed il potenziamento dei servizi per l’innovazione (azioni 14,15);
• favorire iniziative connesse all’innovazione nel settore tessile (azioni 16,17);
• definire un’intesa territoriale tra le parti sociali che privilegi e valorizzi i diversi strumenti chepermettano di salvaguardare i livelli occupazionali (ammortizzatori sociali ordinari, straordinari, inderoga e contratti di solidarietà); in particolare si ritiene determinante l’impegno a sviluppare azioni dipolitiche attive sul versante dell’orientamento, della formazione, dell’accompagnamento verso nuoveoccasioni occupazionali (azioni 22, 23, 24, 25, 29, 30).
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CONFINDUSTRIA BERGAMO, IMPRESE & TERRITORIO E LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI PROVINCIALI CGIL,CISL, UIL concordano sull’opportunità di costituire un Comitato di Garanzia e Indirizzo per promuovereattività in grado di facilitare e accompagnare lo sviluppo imprenditoriale, nonché a promuovere iniziative dianimazione economica e territoriale. Del Comitato saranno chiamati a far parte i soggetti promotori, gli Entidel territorio e le Istituzioni finanziarie.
Il Comitato intende approfondire e definire nei dettagli tre possibili linee di intervento:
· Attività di supporto ai progetti imprenditoriali attraverso la costituzione di una task force in grado difornire assistenza alle imprese ed agli imprenditori nella valutazione e realizzazione dei loroinvestimenti. Tali attività potranno essere affidate alle Associazioni o ad altre risorse economico-professionali presenti sul territorio.
· Attività economico-finanziarie attraverso la costituzione di un Fondo (a maggioranza privata) (azione31) gestito da una società specializzata ed autonoma rispetto ai soggetti promotori, destinato afinanziare nuove attività imprenditoriali, a partecipare temporaneamente in imprese sane o conprogetti significativi. Il Fondo sarà chiamato a sostenere, per quanto necessario, le attività di supporto allo sviluppo imprenditoriale e alla crescita dimensionale delle imprese favorendo processi aggregativi.La gestione dovrà rimanere ancorata a solidi obiettivi economici di ritorno degli investimenti, dipreservazione del capitale e della sua massima rotazione. Il Fondo potrà anche intervenire per lavalorizzazione del patrimonio immobiliare delle imprese e per il recupero dei siti produttivi dismessi oabbandonati (azione 32), con importanti ricadute sulla gestione del territorio sia attraverso il riuso chela perequazione. Sono possibili anche forme di investimento diverse, dal social housing, agli spazi per ilterziario, ai centri servizi, alla green economy, nell’ambito di un’equilibrata programmazione sovracomunale.
· Attività di sostegno all’occupazione attraverso la sperimentazione di un’iniziativa di flex-security in unodei lead market previsti dall’Unione Europea (sanità in linea, energie rinnovabili, edilizia intelligente,riciclaggio, bioprodotti, tessile tecnico) per la migrazione della manifattura verso settori innovativi neiquali esistano capacità produttive o potenzialità di riconversione (azione 26). L’idea parte dall’ipotesi dipoter accedere ai finanziamenti regionali, nazionali, europei. Si sceglie un lead market compatibile conle risorse e le vocazioni del territorio di riferimento, si elabora un progetto corredato da un’analisi costi-benefici, si commissiona alle industrie in esso insediate la realizzazione dei manufatti e delle operenecessarie, contemporaneamente si formano (con integrazione di reddito e con presenza obbligatoriaai corsi) lavoratori in cassa integrazione o in mobilità per fornire le risorse tecniche e professionali per ilnuovo progetto d’impresa.
Il Comitato di Garanzia e Indirizzo non è necessariamente vincolato ad agire solo in Valle Seriana, ove haavuto origine il presente studio, ma può estendere le sue attività a sostegno di quei progetti di sviluppodelle altre aree di crisi presenti sul territorio provinciale.
CONFINDUSTRIA BERGAMO, IMPRESE & TERRITORIO E LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI PROVINCIALI CGIL,CISL, UIL, sollecitano la Provincia e gli Enti locali a sottoscrivere questo Protocollo in considerazione delruolo fondamentale che essi sono chiamati a svolgere per realizzare i progetti e i programmi per il rilancioeconomico della Valle Seriana e degli altri territori della provincia che vengono a trovarsi nelle stessecondizioni di difficoltà e di crisi.
Bergamo, 6 aprile 2009
CONFINDUSTRIA BERGAMO