UN EMENDAMENTO DI FORZA ITALIA VOTATO DAL PARTITO DI RENZI SOSTANZIALMENTE CONGELA LE ECCEDENZE DI PERSONALE NELLE SOCIETÀ CONTROLLATE DAL COMUNE DI ROMA
Comunicato-Stampa di Scelta Civica, 19 dicembre 2013
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Il Senato oggi ha approvato – con il voto contrario di Scelta Civica – un sub-emendamento aggiuntivo al decreto-legge n. 126, sulla finanza regionale e degli enti locali, che esplicitamente subordina l’adozione delle misure necessarie per il ridimensionamento degli organici delle società partecipate dal Comune di Roma all’accordo con i sindacati. L’emendamento, presentato dal sen. Aracri di Forza Italia, è stato votato dal PD in modo compatto, nonostante il suo contenuto clamorosamente incompatibile con i principi della spending review e anche con quelli di una ordinaria buona amministrazione.
Questo il testo della disposizione approvata, con il sub-emendamento evidenziato in grassetto:
“Il Comune di Roma trasmette al MEF e al Parlamento un piano triennale per la riduzione del debito e per il riequilibrio strutturale di bilancio […] prevedendo a tali fini l’adozione di specifiche delibere volte a: […] 4) operare una ricognizione dei fabbisogni di personale nelle società partecipate prevedendo per quelle in perdita il necessario riequilibrio con l’utilizzo degli strumenti legislativi esistenti, nel quadro degli accordi con le organizzazioni sindacali”. Dove queste ultime parole impongono che il piano, per la parte relativa alle riduzioni di personale, venga preventivamente contrattato appunto con i sindacati.
In proposito il senatore Pietro Ichino ha dichiarato: “Questo emendamento, attribuendo un potere di veto ai sindacati sulle misure di riduzione di personale, pone un’ipoteca molto pesante sulla possibilità effettiva di eliminare una delle cause principali degli enormi disavanzi che le società controllate dal Comune di Roma fanno registrare. Il PD, dando il suo appoggio decisivo alla sua approvazione, mostra di voler continuare a praticare proprio quei vecchi metodi di amministrazione che hanno portato al dissesto attuale delle finanze comunali. E mostra di non essersi liberato affatto dell’idea sbagliatissima secondo cui la protezione della sicurezza economica e professionale del lavoratore dovrebbe passare attraverso l’ingessatura del posto di lavoro. Un grave passo falso che getta un’ombra preoccupante sugli esordi della segreteria Renzi, almeno per quel che riguarda le politiche del lavoro”. Lo stesso senatore Ichino ha aggiunto: “In questo modo si congelano i problemi occupazionali, rinviandone sine die la soluzione; per risolverli occorre affrontarli subito con gli strumenti giusti, costituiti dalle procedure di riduzione del personale e da un robusto trattamento di disoccupazione coniugato con l’assistenza intensiva necessaria per la ricollocazione del lavoratore e rigorosamente condizionato alla sua effettiva disponibilità per la riqualificazione e la mobilità necessarie”.
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