IL PROBLEMA CRUCIALE PER L’ITALIA È RECUPERARE LA GOVERNABILITÀ: È QUESTO IL PRIMO SERVIZIO CHE IL PAESE CHIEDE AL NEO-ELETTO SEGRETARIO DEL PD, ANCHE SE QUESTO DOVESSE IMPLICARE IL PROLUNGAMENTO DI UN ALTRO ANNO DELLA LEGISLATURA
Primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 275, 7 dicembre 2013 – In argomento v. anche il secondo editoriale telegrafico per la stessa: La minaccia dell’inconcludenza perpetua.
Il neo-segretario del PD, in piena sintonia con il comune sentire dei due terzi degli italiani, si fa promotore di una legge elettorale che consenta di sapere già la sera stessa dello scrutinio chi ha vinto e farà quindi il governo. E aggiunge che l’ideale è una legge che riproduca al livello nazionale il sistema che oggi si applica per l’elezione del sindaco. Il problema è che applicare il regime di scelta del governo comunale al livello statale implica una riforma costituzionale. Più o meno del tipo di quella elaborata dal gruppo di esperti coordinato dal ministro Gaetano Quagliariello: elezione diretta del capo del Governo, con una legge elettorale che consenta alle forze politiche frammentate di aggregarsi per formare una coalizione che conquisti un premio di maggioranza fondato almeno sul 50 per cento dei voti. Credo che qui Renzi abbia perfettamente ragione: è questo il passaggio indispensabile per rendere un po’ più governabile il Paese e un po’ più concludente la nostra politica. Ma, se così è, occorre che il neo-segretario ponga questo come obiettivo prioritario della sua segreteria; il che implica rinunciare ad andare alle elezioni politiche già nella primavera prossima; e stabilire subito un asse di ferro con Gaetano Quagliariello per l’attuazione del progetto di riforma istituzionale elaborato dal gruppo da lui coordinato. Questo chiede prioritariamente il buon senso, cui Renzi sempre – giustamente – si appella. Se dedicherà con successo tutto il suo peso politico a questo obiettivo prioritario, gliene sarà grato tutto il Paese, da sinistra e anche da destra.
.