MA SE ANCHE…
… fosse vero che Silvio Berlusconi non sapeva nulla della frode fiscale perpetrata per molti anni dai suoi alti dirigenti, resterebbe pur sempre il fatto che l’indebito ingente beneficio a spese della collettività ne è stato tratto da lui, non certo da altri: su questo non ritiene di dover chiedere comunque scusa al Paese? Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi.
LA LETTERA DI MONTI A D’ALIA SUL DECRETO-STABILIZZAZIONI
Le scoperture di organico vanno affrontate prioritariamente con il trasferimento dei dipendenti dagli uffici in cui sono in eccedenza; e il problema del precariato non può essere risolto con i concorsi riservati e la proroga delle vecchie graduatorie: leggi la lettera inviata dal Presidente di Scelta Civica al ministro della Funzione pubblica mercoledì scorso.
RSA 1: PERCHÉ UN INTERVENTO LEGISLATIVO LEGGERO È INDISPENSABILE
Leggi il mio articolo su lavoce.info di venerdì, in risposta a quello di Maurizio Del Conte secondo cui in materia di rappresentanze sindacali aziendali sarebbe preferibile lasciare le cose come stanno.
RSA 2: LA SVOLTA ALLA FIAT CONFERMA LA BONTÀ DEL NOSTRO DISEGNO DI LEGGE
Il mio commento a caldo al comunicato-stampa della Fiat: il disegno di legge “leggero” proposto da Scelta Civica (n. 993/2013), dopo la sentenza n. 231 della Consulta, si conferma la soluzione giusta e urgente della questione della rappresentanza sindacale in azienda in tutte le situazioni nelle quali non si applichi la disciplina dettata dagli accordi interconfederali 2011 e 2013. In argomento leggi anche la mia intervista al Giornale del 13 agosto.
LE PENSIONI D’ORO CHE DEVONO ESSERE TOSATE (E COME FARLO)
In un mio intervento sul Corriere della Sera del 13 agosto spiego la proposta, elaborata con Giuliano Cazzola e Irene Tinagli, di imporre un contributo straordinario sulla parte non guadagnata dei trattamenti pensionistici più elevati (cioè sulla differenza fra la rendita calcolata con il sistema “retributivo” e quella calcolata con il sistema “contributivo”). Segue nello stesso post un interessante commento di Alessandro De Nicola su l’Espresso.
IMU: UN ERRORE POLITICAMENTE NECESSARIO; MA ORA PASSIAMO ALLE COSE SERIE
Nell’intervista pubblicata dall’Avvenire il 29 agosto sostengo che la crisi di Governo ci costerebbe molto di più di questi quattro miliardi destinati per imposizione del PdL alla riduzione dell’imposta sulla casa. E che, viceversa, la dismissione della parte poco o male utilizzata del patrimonio pubblico e una spending review fatta sul serio, con la mobilità del personale pubblico che dovrebbe conseguirne, frutterebbero tutte le risorse necessarie per allineare il nostro cuneo fiscale e contributivo sul lavoro ai livelli di Germania o addirittura Regno Unito. Sugli stessi temi la mia intervista all’Agenzia Adn-Kronos dello stesso giorno.
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