UNA SCIALUPPA DI SALVATAGGIO CONTRO IL NAUFRAGIO IN UNA, PER LUI PERICOLOSISSIMA, NORMALITÀ POLITICA
Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 260, 5 agosto 2013
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Stefano Fassina non si riferiva sicuramente a Silvio Berlusconi quando ha detto che si può essere evasori fiscali anche per necessità di sopravvivenza. È un fatto, però, che questa condanna definitiva per evasione fiscale è per il capo del PdL una scialuppa di salvataggio che può garantirgli ancora per un po’ la sopravvivenza, evitargli il naufragio. Mediatico, s’intende. Senza questo evento clamoroso, come avrebbe potuto mantenere puntata su di sé l’attenzione dei media, in questo periodo di larghe intese che costringe a smorzare i toni polemici nei confronti dei comunisti, in cui non ci sono in vista a breve termine campagne elettorali in cui promettere l’abolizione – anzi la restituzione – delle tasse agli italiani, in cui persino la nipote di Mubarak convola a nozze in abito bianco con il suo legittimo sposo e di notte nella villa San Martino si sente solo il canto dei grilli? Un colpo di fortuna contro la peggiore delle sventure possibili: il dover parlare seriamente dei problemi del Paese; e magari sentirsi chiedere di provare a risolverli.
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