AMBROSOLI E PD IN LOMBARDIA APPOGGIANO L’EMENDAMENTO ICHINO

UN’INTERROGAZIONE IN CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDO FIRMATA DAI CONSIGLIERI DEL GRUPPO “PATTO CIVICO” E DEL PARTITO DEMOCRATICO CHIEDE IL SOSTEGNO DELLA GIUNTA AL PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE PER L’EXPO 2015 E L’USCITA DALLA CRISI DI UN CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A PROTEZIONE PROGRESSIVA

Post tratto dal sito di Paolo Micheli, consigliere regionale lombardo del Gruppo di Patto Civico, 26 luglio 2013 – Segue il comunicato-stampa contenente il testo dell’interrogazione del 25 luglio 2013, sottoscritta oltre che dai consiglieri del Gruppo di Patto Civico, dai consiglieri PD Onorio Rosati e Alessandro Alfieri – Leggi anche l’emendamento aggiuntivo dei senatori di Scelta civica al d.-l. n. 76/2013, cui l’interrogazione si riferisce

IL POST DI PAOLO MICHELI SULLA SUA PAGINA FACEBOOK

Anche la Lombardia preveda di facilitare le assunzioni di chi, giovane o no, ha bisogno di lavorare.

Così ho firmato un’interrogazione proposta da Umberto Ambrosoli che chiede alla Giunta di rimettere in moto il mercato del lavoro promuovendo l’applicazione del decreto-legge n. 76/2013 (emendamento Ichino) che, in via sperimentale fino al 31.12.2015, consente l’assunzione a tempo indeterminato con un rapporto di lavoro che può essere sciolto nel primo triennio con il pagamento di una modesta indennità di licenziamento.

Ogni proposta di sperimentazione per rendere più facili le assunzioni dovrebbe essere subito promossa e applicata. Oggi le assunzioni vengono disincentivate anche per la paura che gli imprenditori hanno per gli alti costi delle eventuali interruzioni e cessazioni del rapporto di lavoro. Un tale disincentivo viene ingigantito dall’incertezza che purtroppo caratterizza la crisi che stiamo attraversando. Ed è proprio qui che si propone di intervenire per facilitare le assunzioni, anche soltanto con un provvedimento di carattere congiunturale e sperimentale, di portata limitata al tempo necessario per uscire dal tunnel della crisi. Se si riuscisse a superare la paura sarebbe davvero una boccata d’ossigeno per tutti, imprenditori e lavoratori. Con la nostra interrogazione chiediamo che anche Regione Lombardia faccia suo e aiuti questo sforzo.

 

IL COMUNICATO-STAMPA DEL GRUPPO CONSILIARE GUIDATO DA AMBROSOLI

Milano, 25 luglio 2013
Assunzioni più facili, per contrastare la disoccupazione dilagante: perché no?

Una sollecitazione perché la Giunta regionale si faccia parte attiva sul terrreno di una sperimentazione che anche in Lombardia preveda di facilitare le assunzioni non solo dei giovani, ma di quanti hanno bisogno di lavorare, è stata fatta dai Consiglieri del Patto Civico e del PD.

E’ stata infatti depositata un’interrogazione a risposta scritta avente per oggetto misure per rimettere in moto il mercato del lavoro, a firma per il Patto Civico di Umberto Ambrosoli, Lucia Castellano, Roberto Bruni, Paolo Micheli e Michele Busi; per il PD a firma del capogruppo Alessandro Alfieri e di Onorio Rosati, già segretario della Camera del Lavoro e oggi consigliere regionale.

L’interrogazione è diretta agli assessori Aprea e Melazzini per sapere quali azioni la Giunta intende avviare per promuovere l’applicazione del decreto-legge n. 76/2013 (emendamento Sen. Pietro Ichino) che, se approvato, consentirà in via sperimentale fino al 31.12. 2015,  l’assunzione  a tempo indeterminato con un rapporto di lavoro che potrà essere sciolto nel primo triennio con il pagamento di una modesta indennità di licenziamento. Tale indennità si dimezzerà  per le aziende che occupino meno di sedici dipendenti nella stessa unità produttiva e non occupino più di 60 dipendenti nell’intero territorio nazionale.

“Si tratta -ha dichiarato Umberto Ambrosoli in margine al Convegno tenuto oggi sulla regolamentazione degli stagisti in regione Lombardia- di favorire in ogni modo l’assunzione di chi, giovane o no, cerca lavoro.

Ogni proposta di sperimentazione per rendere più facili le assunzioni, come quella prevista dall’emendamento in approvazione al Senato, dovrebbe essere subito promossa e applicata. Oggi le assunzioni vengono disincentivate anche per la paura che gli imprenditori hanno per gli alti costi delle eventuali interruzioni e cessazioni del rapporto di lavoro.

Un tale ‘disincentivo’ viene ingigantito dall’incertezza che purtroppo caratterizza la crisi che stiamo attraversando. Ed è proprio qui che si propone di intervenire per facilitare le assunzioni, anche soltanto con un provvedimento di carattere congiunturale e sperimentale, di portata limitata al tempo necessario per uscire dal tunnel della crisi.

Se si riuscisse a superare la paura sarebbe davvero una boccata d’ossigeno per tutti, imprenditori e lavoratori. Con la nostra interrogazione chiediamo che anche Regione Lombardia faccia suo e aiuti questo sforzo”.

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