I PUNTI DI FORZA DEL GOVERNO LETTA (E ALCUNI PUNTI DI DOMANDA)
Solo un mese fa l’idea di un Governo PD-SC-PdL, come quello che è nato con il giuramento di ieri mattina, sarebbe stata considerata fantascienza pura: leggi nell’editoriale di oggi un mio commento analitico a questo, che ben può considerarsi come il secondo miracolo compiuto da Giorgio Napolitano dopo il salvataggio del Paese nell’autunno 2011. Sulle priorità che il nuovo esecutivo deve affrontare immediatamente, è on line una mia dichiarazione per Donna Moderna di questa settimana.
ORA PER PRIMA COSA IL LAVORO
La conferenza stampa per la presentazione del disegno di legge 18 aprile 2013 n. 555 sottoscritto da tutti i senatori di Scelta Civica, per un rapporto di lavoro meno costoso, meno rigido e fonte di maggior sicurezza per il lavoratore, si terrà nella Sala Nassiriya del Senato martedì alle 15. Assai discutibili invece alcuni aspetti della proposta presentata venerdì scorso dal professor Capaldo, che pure punta nella direzione giusta: leggi il mio commento in proposito per l’Agenzia Adn Kronos.
LA COMMEMORAZIONE DI TERESA MATTEI E UNA RIFLESSIONE PER IL 25 APRILE
Una figura straordinaria, che impersona i valori della Repubblica, ma anche una sua contraddizione originaria non ancora del tutto risolta: leggi il mio intervento di mercoledì in Senato.
UN CAPITOLO FONDAMENTALE: LA RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA
Le linee d’azione a cui il nuovo Governo può e deve attenersi, se vuole aprire la strada alla riduzione della pressione fiscale: leggi l’editoriale di Lucrezia Reichlin sul Corriere della Sera di venerdì.
IL VANTAGGIO DEL “VELO D’IGNORANZA” PER LA RIFORMA ELETTORALE
La situazione attuale, nella quale nessuno sa chi sarà maggioranza e chi opposizione nelle prossime legislature, costituisce la condizione migliore per la scelta del nuovo sistema di elezione del Parlamento, in funzione del solo interesse generale del Paese e non dell’interesse contingente di questo o quel partito: leggi il fondo di Luca Ricolfi sulla Stampa di venerdì.
SOSTENERE I PIÙ POVERI IN MODO PIÙ INCISIVO È NECESSARIO E SI PUÒ GIÀ OGGI
Le misure più efficaci per innescare la ripresa sono al tempo stesso quelle più incisive di aiuto ai più indigenti; tra queste un reddito minimo declinato in modo compatibile con le difficoltà attuali della finanza pubblica: leggi l’editoriale di Maurizio Ferrera pubblicato sul Corriere della sera di martedì.
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