SE E COME L’ITALIA USCIRÀ RAPIDAMENTE DALLA CRISI, CON QUALE RUOLO IN EUROPA, CON QUALE MODELLO DI SVILUPPO ECONOMICO E CIVILE
Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 238, 24-25 febbraio 2013.
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Domenica e lunedì col nostro voto decidiamo
– se incominciare a cogliere i benefici della strategia concordata con i nostri partner europei per
uscire insieme dalla gravissima crisi economico-finanziaria, o disperdere il frutto di quanto abbiamo fatto i in questo primo anno di cammino comune;
– se partecipare alla costruzione della nuova Europa da protagonisti o essere ricacciati nel ruolo di comparse irrilevanti in cui eravamo nel 2010 e 2011;
– se cogliere o no la grande occasione che la crisi stessa offre per allineare finalmente il Paese agli standard indicati dall’Unione Europea, sul piano dei diritti e della dignità della persona, della difesa
sociale, della stabilità e della crescita economica, dell’istruzione e della ricerca a tutti i livelli, della sicurezza professionale ed economica nel mercato del lavoro, della tutela del patrimonio culturale e ambientale, della effettiva libertà di impresa, della semplificazione amministrativa, della trasparenza e buon funzionamento delle amministrazioni.
Questa è la vera scelta di fronte alla quale l’Italia si trova. L’integrazione europea e l’adeguamento ai migliori modelli continentali è la riforma di gran lunga più ambiziosa che oggi possiamo proporci per liberare l’Italia dalle sue piaghe antiche. Non è un’utopia: l’Europa è alla nostra portata. E oggi essa guarda con fiducia a noi. Se questo è ciò che vogliamo, il solo voto veramente utile, perché univoco e sicuro in questa direzione, è il voto per le liste Con Monti per l’Italia.