LA GRANDE RIFORMA EUROPEA DELL’ITALIA È QUANTO DI PIÙ UTILE E COERENTE POSSIAMO FARE OGGI PER COMBATTERE LE DISUGUAGLIANZE SOCIALI E RISTABILIRE L’EQUITÀ INTERGENERAZIONALE
Lettera pervenuta il 27 gennaio 2013 – Segue la mia risposta
Caro professore, le allego queste mie riflessioni, confermandole che come molti liberali convintamente voteremo lei e Scelta Civica con Monti, ma colgo anche l’occasione per sottolinearle tutte le perplessità rispetto alla ventilata creazione di un un nuovo movimento politico che faccia capo al PPE. Faccio quindi appello alla sua autorevolezza e alla sua autonomia affinchè dopo le elezione chi come il sottoscritto ritiene i liberali cosa diversa dai conservatori possa trovare un approdo politico in cui non sentirsi ospiti, così come avvenuto nel PD, dal quale anch’io provengo.
Del resto come ben ha scritto Valerio Zanone”da una visione indifferente alle sperequazioni economiche e insieme tradizionalista nei valori non può che derivare una politica reazionaria”.
Mi auguro di poter discutere a voce della cosa, nel frattempo non smetterò di divulgare le sue proposte in materia di welfare, spiegando che le risorse per finanziarle potrebbero per esempio essere reperite riformando radicalmente questo dispendioso centralismo regionale.
Cordiali saluti e auguri vivissimi per il suo nuovo mandato!
Valter Grossi
P.S. Lei non ricorderà, ma la invitai a Bergamo con Andrea Moltrasio ed Enzo Bianco quando fondai il Circolo di Liberal PD.
Caro Grossi, ricordo bene il nostro incontro di Bergamo di due anni or sono. Grazie di questo messaggio, con il cui contenuto concordo. E con me concordano, credo, moltissimi sostenitori della Lista Monti. Lei avrà osservato, del resto, come lo stesso Mario Monti ponga molto impegno nel sottolineare la non riconducibilità della sua iniziativa, e della nuova formazione politica che ne è nata, né nelle categorie tradizionali di “sinistra” o di “socialdemocrazia” né in quelle di “destra” o di “partito popolare” nel senso che questa espressione oggi assume in Europa. La realtà è che le vecchie linee di demarcazione politica non corrispondono più alla vera alternativa di fronte alla quale l’Italia oggi si trova. Aggiungo, per parte mia, che la grande riforma europea dell’Italia è quanto di più utile oggi possiamo fare per combattere le disuguaglianze sociali e ristabilire l’equità intergenerazionale. (p.i.)
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