LA RICHIESTA MOTIVATA, RIVOLTA A CIASCUNO DEI MIEI SOSTENITORI, DI UN PICCOLO CONTRIBUTO PER LA CAMPAGNA ELETTORALE CHE CONDURRÒ COME CAPOLISTA N. 1 E N. 2 DELLE LISTE MONTI IN TOSCANA E LOMBARDIA – E LE ISTRUZIONI PER IL BONIFICO
Post messo on line il 2 gennaio 2013
L’attività politica costa. Costa anche una campagna elettorale quale sarà la mia, per la lista Monti in Lombardia, condotta all’insegna della massima sobrietà. D’altra parte, una politica sorretta da tanti piccoli finanziamenti privati è una politica più libera e trasparente. Non provo dunque imbarazzo nel segnalare a chi condivide le mie idee e proposte la possibilità di contribuire a sostenere questo costo.
In particolare, il coordinamento della campagna elettorale per una formazione politica nuova, sull’intero territorio di una regione come la Lombardia, con dieci milioni di abitanti, richiede la disponibilità di un centro operativo in cui per due mesi lavoreranno con me due persone retribuite e molti volontari, un mio sito Internet dedicato specificamente alla campagna elettorale, la stampa e distribuzione di materiale, l’affitto di sale per gli incontri pubblici, spese telefoniche e postali relativamente consistenti e altro ancora. Vorrei fare in modo che la campagna stessa consenta di costruire una rete di persone unite da un comune orientamento politico, capace di sopravvivere all’occasione elettorale.
Nel rispetto della legge vigente, tutti i contributi dovranno affluire sul conto corrente aperto appositamente presso l‘agenzia n. 1 del Banco di Napoli di Roma, Montecitorio, intestato al mio mandatario elettorale, nella persona dell’avvocato Stefano Salvato di Roma:
Codice Iban: IT30 X 010 1003 2011 0000 0014 180
Per i contributi dall’estero, Codice Bic: IBSPITNA
ATTENZIONE: il bonifico, se effettuato via home banking, deve riportare nome e cognome dell’ordinante e la seguente motivazione: “contributo per la campagna elettorale – l. n. 515/1993”. Se effettuato allo sportello, il bonifico deve inoltre essere accompagnato dalla dichiarazione della Banca dell’ordinante di aver provveduto debitamente a identificare l’ordinante stesso.
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