QUEL QUARANTA PER CENTO DEL PD CHE HA SCOPERTO DI ESISTERE

QUESTA (QUASI) METÀ DELL’ELETTORATO DEL CENTROSINISTRA, CUI RENZI HA DATO VOCE E COSCIENZA DI SÉ, È ESSENZIALE PER VINCERE LE ELEZIONI DI PRIMAVERA E PER GOVERNARE IL PAESE

Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 226, 3 dicembre 2012

I fatti nuovi più importanti di queste primarie sono due: quel quaranta per cento degli elettori di centrosinistra che, attraverso il voto per Matteo Renzi, hanno scoperto di esistere politicamente; e il fatto che hanno tenuto sulla corda per due mesi il vertice del Partito democratico, gli hanno fatto vedere – come si suol dire – i sorci verdi. Ieri sera Pierluigi Bersani, nel suo discorso della vittoria, lo ha negato; ma il suo vero merito, in questa vicenda, è stato di accettare di guardarli in faccia, quei sorci verdi. Ha capito fin dall’inizio e prima di molti altri che con questa nuova realtà deve fare i conti. Non in termini di “posti”, che il suo avversario non chiede, ma in termini di linea politica. Se vuole vincere le elezioni, e più ancora se vuole poi governare il Paese, Bersani non può permettersi di sottovalutare questo quaranta per cento, che diventa poi il cinquanta se vi si aggiungono i molti liberal che hanno comunque votato per lui. Può fare a meno di Matteo Renzi, ma non può ignorare le sue idee e non può fare a meno delle energie che quelle idee hanno messo in moto. Quanto a quest’ultimo, ha commesso qualche errore, ma ha dimostrato di avere un coraggio da leone e un’intelligenza politica straordinaria. Ieri sera, nel discorso della sconfitta, ha mostrato anche tutta la propria statura morale. E il tempo è dalla sua parte.

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