MA MATTEO RENZI È DI SINISTRA O DI DESTRA?
Il sindaco di Firenze non risparmia a Veltroni le sue invettive, ma in realtà è proprio lui che sta realizzando il progetto originario del fondatore del Pd: questo è il tema del mio editoriale telegrafico di oggi. L’accusa che gli uomini di Bersani gli lanciano, di proporre in realtà “un programma di destra”, è invece il tema del mio secondo editoriale di oggi (oltre che del corsivo fulminante di Mattia Feltri sulla Stampa di venerdì e dell’interessantissima analisi di Luca Ricolfi sulla Stampa di domenica). È disponibile on line anche su questo sito la “bozza aperta” di programma presentata da Renzi a Verona giovedì.
PERCHÉ MARIO MONTI NON AMA IL VECCHIO ARTICOLO 18
Il Presidente del Consiglio sostiene che una parte del nostro sistema di protezione del lavoro ha un effetto depressivo sull’occupazione e sulla produttività del sistema Italia: leggi in proposito la mia intervista a ilSussidiario.net di oggi. D’altra parte, i fatti si incaricano di mostrare che i sacrifici imposti dalla sua strategia rendono più di quanto ci costano: leggi la mia intervista a ClandestinoWeb di martedì. Intanto, anche in vista dell’assemblea del 29 settembre su L’Agenda Monti al centro del programma del Pd per la prossima legislatura, abbiamo aperto il sito AgendaMonti.eu, sul quale entro questa settimana verranno pubblicate le proposte programmatiche del gruppo di parlamentari promotori dell’iniziativa.
REFERENDUM SULL’ART. 18: È INCOMPATIBILE CON LA STRATEGIA EUROPEA DEL PD
È on line il testo della norma, con i tagli chirurgici con cui i promotori della consultazione intendono ripristinare la vecchia disciplina e addirittura inasprirla; segono nello stesso post i commenti di Stefano Ceccanti e miei. L’iniziativa di SEL e IdV, al di là del merito della questione, lancia ai nostri interlocutori europei il messaggio scecondo cui intendiamo smontare quel che abbiamo fatto in questo ultimo anno; Berlusconi fa la sua parte annunciando l’abolizione dell’IMU. Così in Europa torneranno a prevalere i “falchi” e i nostri interessi sul debito pubblico risaliranno alle stelle: leggi in proposito la mia intervista alla Stampa di giovedì; inoltre la mia dichiarazione riportata dall’Ansa il giorno prima.
“CHE NE È DEL PIANO ‘FABBRICA ITALIA’ DI MARCHIONNE?”
È la domanda che mi pone, con toni molto ruvidi e aggressivi, un lettore, al quale rispondo confermando punto per punto tutto quanto ho sostenuto su questo tema negli ultimi due anni, semmai con maggiore convinzione oggi rispetto al 2010: votare “no” a Pomigliano e Mirafiori sarebbe stato molto peggio.
GLI IMMIGRATI E IL CONDONO
La discussione sui vantaggi e i rischi della sanatoria varata ultimamente dal Governo non deve far perdere di vista la necessità urgente di una profonda riscrittura della legge che regola i flussi migratori in entrata: leggi l’editoriale dell’economista Tito Boeri pubblicato su Repubblica di martedì.
PAESI BASSI: L’INDICIZZAZIONE CONDIZIONALE PER FAVORIRE L’OCCUPAZIONE
La straordinaria esperienza olandese di politica del lavoro e del welfare mirata all’incremento dell’occupazione nelle fasce svantaggiate della forza-lavoro, in una scheda redatta espressamente per questo sito dal politologo Maurizio Ferrera.
NUOVE BR: NON C’È L’AGGRAVANTE DEL TERRORISMO
Sulla sentenza di Cassazione che chiude definitivamente il processo al gruppo di brigatisti guidato da Latino, Bortolat0 e D’Avanzo, scarica la mia intervista radiofonica dell’11 settembre a Repubblica.it. In argomento v. anche l’articolo di Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera del giorno successivo, contenente larghi stralci di un mio commento.
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