N. 214 – 12 settembre 2012

SENZA MONTI IN ITALIA, NIENTE DRAGHI IN EUROPA
È l’argomento del mio editoriale telegrafico di oggi. Ed è l’argomento centrale su cui si fonda un passaggio importantissimo del discorso di Giorgio Napolitano al seminario Ambrosetti di sabato, nel quale egli invita tutte le forze politiche ad assumere esplicitamente l’impegno a mantenere fede per tutta la prossima legislatura alle scelte concertate in sede europea, quale che sia l’esito delle prossime elezioni.

NON ASPETTIAMO CHE L’EUROPA CI IMPONGA IL MEMORANDUM
Nell’intervista al Mattino di oggi sostengo che questa (non quella del “Monti-bis”) è ora la questione cruciale. In proposito leggi anche gli economisti Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera di martedì, Ogni promessa non è debito, e Franco Bruni sulla Stampa di venerdì, Continuare sulla via del rigore. È su questa linea che parlamentari di tutte le forze politiche di maggioranza si stanno muovendo per ottenere un impegno esplicito e preciso dei vertici dei rispettivi partiti, sia che l’esito delle elezioni li collochi al governo, sia che li collochi all’opposizione. E sarà ovviamente questo il tema centrale dell’assemblea aperta promossa per il 29 settembre a Roma, sul tema L’Agenda Monti al centro del programma del Pd.

IL PD IN DICIASSETTE INTERVISTE CON I PROTAGONISTI
È in libreria, fresco di stampa, il libro di Ivan Scalfarotto Ma questa è la mia gente, contenente tra le altre le interviste ai leader maggiori: Bersani, Bindi, D’Alema, Finocchiaro, Veltroni. Ne riporto qui una parte del capitolo Il rischio è il nostro mestiere, contenente l’intervista dedicata ai miei rapporti con la sinistra, con il sindacato e con il Partito democratico. Ma anche ai rapporti tra i politici di professione e quelli di complemento.

DOPO LA LEGGE FORNERO CHE NE SARÀ DELLA CONCERTAZIONE?
E del progetto flexsecurity? Scarica il video della mia intervista a cura di Giada Cuomo, trasmessa da Reteconomy il 3 settembre.

SCUOLA: CHE COSA SIGNIFICA STARE DALLA PARTE DEGLI STUDENTI
Significa reclutare gli insegnanti guardando soltanto alle loro capacità e non alle anzianità di servizio o di graduatoria; significa attivare un sistema indipendente di valutazione degli istituti scolastici e dei professori, rendendo accessibili on line le valutazioni. Leggi l’editoriale di Roger Abravanel sul Corriere della Sera di oggi, che riassume benissimo tutte le linee di riforma della scuola proposte recentemente su questo sito.

PERCHÉ LE PRIMARIE PD, SE ALLE POLITICHE IL SISTEMA SARÀ PROPORZIONALE?
Nell’intervista di ieri al quotidiano triestino Il Piccolo discuto con Marina Nemeth del vicolo cieco in cui si è cacciato il confronto tra i partiti in Parlamento sulla riforma elettorale, del suo impatto sulle primarie del Pd e del lavoro politico trasversale in corso per l’Agenda Monti al centro della prossima legislatura.

PERCHÉ LA PENSIONE “CONTRIBUTIVA” È PIÙ EQUA DELLA “RETRIBUTIVA”
Leggi la protesta di una “esodata” delle Poste, con la mia risposta. In argomento v. anche il testo ulteriormente aggiornato del disegno di legge che presenterò tra pochi giorni al Senato insieme a numerosi altri senatori Pd.

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