IL VERO DISCRIMINE POLITICO, NELLA GRANDE CRISI CHE IL VECCHIO CONTINENTE STA ATTRAVERSANDO
Secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 205, 18 giugno 2012
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Probabilmente ad Atene c’è di nuovo una maggioranza centrodestra-centrosinistra favorevole a restare nel sistema dell’euro. Credo che questo costituisca una svolta di straordinaria importanza che nei prossimi giorni l’Unione Europea dovrà assecondare con grande impegno. Ma se anche l’esito delle elezioni di ieri dovesse risultare diverso, è evidente a tutti che la scelta più importante compiuta dai greci non è stata tra destra e sinistra, bensì tra il cercare la soluzione della crisi dentro l’Europa e il cercarla fuori. I lettori ricorderanno come questa fosse la conclusione anche nel mio editoriale telegrafico della settimana scorsa, dedicato alla politica italiana: “In questo momento, il vero e unico discrimine politico non passa tra centrodestra e centrosinistra, ma tra chi è convinto che si possa e debba uscire dalla crisi costruendo il Governo europeo dell’Economia (e allora non ci sono alternative alla linea Monti) e chi no”. Ora, sarebbe bene che il PdL apprendesse in fretta questa lezione, per evitare di ritrovarci tra un anno al punto in cui oggi è la Grecia. Il discorso, ovviamente, è rivolto a suocera perché nuora intenda.
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