L’APPELLO DEI GIUSLAVORISTI ITALIANI CONTRO IL TERRORISMO

LA COMUNITÀ ACCADEMICA CHE HA PAGATO IL PREZZO PIÙ ALTO PER AVER DATO IL PROPRIO CONTRIBUTO AL PROGRESSO CIVILE DEL PAESE SI PRONUNCIA CONTRO L’AGGRESSIONE DEI TERRORISTI

Appello proposto da Roberto Romei alla mailinglist dei giuslavoristi italiani, al quale in questi giorni sta arrivando l’adesione di numerosissimi tra questi ultimi – Nell’impossibilità di rispondere a ciascun messaggio, uno per uno, lo faccio qui ringraziando tutti di cuore

APPELLO

Approfitto dei mezzi messi a disposizione dalla Labour List per lanciare un appello. Di solito  è un genere letterario che non mi appassiona; gli appelli non li firmo e tanto meno li faccio. Sono state però le vicende degli ultimi giorni a forzarmi la mano. Qualche giorno fa, la Corte di Assise di Milano ha escluso le finalità di terrorismo nel giudizio contro alcuni esponenti delle nuove Brigate Rosse. Per cultura e professione sono abituato a rispettare le sentenze, e così farò anche questa volta, soffocando il senso di sconcerto che mi ha suscitato la lettura del dispositivo. Tanto più che non è questo il punto. Il punto infatti è che in quell’occasione ancora una volta sono state fatte delle pesanti minacce nei confronti di un nostro collega, Pietro Ichino. La nostra comunità ha pagato un prezzo altissimo in questi anni; le vite di coloro che hanno scelto di mettere le loro competenze al servizio di questo irriformabile Paese sono state costellate di minacce, ferimenti ed uccisioni. Lo stesso Pietro Ichino vive da anni ingabbiato dentro le strette maglie di una scorta di Polizia perché qualcuno pensa che le sue idee debbano combattersi non con la forza della ragione, ma con le ragioni della forza. Arriva un momento in cui la solidarietà e la condanna debbono uscire dal foro privato di ognuno di noi e farsi voce comune e pubblica, e penso che questo momento sia arrivato. Faccio dunque il mio appello alla comunità dei lavoristi italiani, non solo in difesa dell’uomo Pietro Ichino, perché non sia lasciato solo, ma anche del Professore e di tutti i valori – ai quali, sono certo  nessuno di noi vorrà abdicare – che tale termine incarna: libertà di opinione e libertà di critica delle opinioni altrui, in modo civile e leale. Perché è questo  il sale del nostro lavoro, di chi ha scelto di dedicare la propria vita alla ricerca universitaria, ed il senso profondo del nostro essere giuristi e cittadini di un Paese libero.
Roberto Romei

jj

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