QUANTO COSTANO (E QUANTO RENDONO) QUESTO SITO E LA NEWSLETTER

RENDICONTO DI UN MINUSCOLO CAPITOLO DEI “COSTI DELLA POLITICA”, NEL QUARTO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI QUESTO STRUMENTO

Risposta a Giuliano Cazzola, sull’impegno finanziario necessario per il mantenimento dei miei mezzi di comunicazione, 14 maggio 2012 – In occasione del n. 200 della Newsletter ho messo on line anche una  antologia degli editoriali del quadriennio  

Ringrazio Giuliano Cazzola del suo augurio per il duecentesimo numero della Newsletter e rispondo all’accenno finale in esso contenuto ai costi di questo strumento, fornendo tutti i dati.
Come fin dall’inizio risulta dalla pagina Rendiconti, la progettazione e la creazione di questo sito e del software necessario per la composizione e spedizione settimanale della Newsletter sono costate inizialmente 18.000 euro, coperti con i contributi raccolti tra i miei elettori durante la campagna elettorale del 2008. La creazione  dell’Archivio dei miei scritti è costata altri 12.000 euro.
La manutenzione informatica e gli aggiornamenti periodicamente necessari di questo insieme di strumenti sono affidati alla cura attenta e competente dell’arch. Michele Aquila (Interactiondesign_lab.com), per un canone annuo à forfait di 2.400 euro, cui se ne aggiungono 350 per la disponibilità del dominio www.pietroichino.it.
Della cura redazionale quotidiana del sito si occupa, insieme a me, dalla metà del 2011, prevalentemente la mia collaboratrice parlamentare dott. Mariagrazia Zarro (in precedenza se ne era occupata la dott. Widad Tamimi, che aveva curato anche il grosso del lavoro di digitalizzazione e caricamento dei miei scritti nell’Archivio).
Come si vede, si tratta di costi molto contenuti, per un sito che è visitato mediamente ogni giorno da 1000 persone, per un totale di 3000 pagine consultate, e per una Newsletter che raggiunge ormai ogni settimana 10.000 destinatari: ho calcolato che il costo medio di ciascuna delle visite a una pagina del sito o dell’Archivio (più di un milione e mezzo nei quattro anni) è stato di poco superiore a due centesimi di euro. E naturalmente si tratta di un costo medio destinato a decrescere ogni giorno che passa, poiché, superate le spese di impianto,  il costo marginale di produzione è molto inferiore.

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