Oggi il Corriere della Sera e il Riformista riportano con molta evidenza la notizia della proposta che mi è stata rivolta da Silvio Berlusconi di un impegno nel suo Governo come ministro del Lavoro. Ho risposto al futuro premier confermando quanto avevo già scritto in un editoriale del 16 aprile scorso, che richiamo nella home page: il mio compito, in questa legislatura, è quello di contribuire a costruire e radicare la politica del lavoro del Partito alla cui fondazione ho partecipato e nelle cui file sono stato eletto. Il che non impedirà né a me né al PD di coltivare tutte le convergenze serie che si renderanno possibili tra maggioranza e opposizione sulle misure utili per il Paese.
Mi è stato obiettato che Marco Biagi, socialista, non esitò a collaborare con il Governo di centro-destra. Rispondo che Marco operava come consulente tecnico e non era stato eletto nelle liste dello schieramento opposto. La mia scelta di oggi nulla toglie, comunque, alla mia profonda convinzione circa Il dovere di non essere faziosi. Proprio questo è il tema che, un anno fa, posi al centro della commemorazione di Marco, nel quinto anniversario della sua morte; in questa vigilia di insediamento del nuovo Parlamento lo ripropongo come omaggio a Lui e, al tempo stesso, come parte integrante del mio impegno programmatico per questa legislatura.
E’ disponibile sul sito anche la mia intervista su Montezemolo e il sindacato pubblicata da Repubblica il 19 aprile scorso.
A tutti un augurio di buona Festa della Liberazione!