PERCHÉ L’ARTICOLO 18 NON È IL TEMA IN AGENDA

AL TAVOLO CHE OGGI IL MINISTRO DEL LAVORO FORNERO APRE CON LE PARTI SOCIALI SI PARLA DEL LAVORO DEL FUTURO, NON DI QUELLO DEL PASSATO

Editoriale telegrafico per la Newsletter n. 184, del 23 gennaio 2012

Dopo essersi annusati per due settimane, oggi Governo e sindacati avviano ufficialmente il confronto tanto attesto sulla riforma del lavoro. Finalmente si smetterà di parlare della protezione contro i licenziamenti di nove milioni di italiani dipendenti con posto stabile regolare (cioè con quell’articolo 18 che nessuno intende togliere loro) e si incomincerà a parlare del lavoro degli altri nove milioni che quella protezione non ce l’hanno, dei due milioni di italiani in cerca di lavoro, degli altri sei milioni che il lavoro non lo cercano neppure (ma che lo avrebbero se le cose da noi andassero come in Gran Bretagna o in Olanda), del lavoro dei nostri figli e nipoti. A tutti questi altri, dell’articolo 18 non interessa proprio nulla.

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