QUANDO FINALMENTE LE PARTI SOCIALI E L’OPINIONE PUBBLICA ENTRERANNO NEL MERITO DEI CONTENUTI DI QUESTA RIFORMA, RISULTERÀ EVIDENTE L’INCONSISTENZA DEGLI ARGOMENTI SUI QUALI SI BASA OGGI LA CAMPAGNA CONTRARIA
Intervista radiofonica a Repubblica.Tv, 4 gennaio 2012
Scarica l’intervista radiofonica – Poiché l’ultima frase dell’intervista è stata tagliata dalla redattrice, la riporto qui nella sua formulazione integrale: “Il Pd è un grande partito che si propone di rappresentare la maggioranza del Paese: è dunque normale che al suo interno convivano e si confrontino idee e progetti diversi, anche e soprattutto su di una materia di importanza cruciale come il lavoro. La disciplina di partito e di gruppo parlamentare implica la compattezza nel voto, in seno alle assemblee elettive: a questa regola mi sono sempre attenuto scrupolosamente; ma non implica certo una uniformità monolitica nei modi di pensare. Del resto, proprio in questi giorni la stessa posizione ufficiale del Pd in materia di lavoro si sta evolvendo rispetto alle prese di posizione ufficiali dei due anni passati: a maggior ragione, dunque, in questo momento deve riconoscersi pieno diritto di cittadinanza a tutte le idee e proposte in questa materia delle quali in seno al partito stesso si sta discutendo.”