NELLA LETTERA DEL SEGRETARIO GENERALE L’IMPEGNO A SOSTENERE SENZA RISERVE LA RIFORMA DEL DIRITTO E DEL MERCATO DEL LAVORO CONTENUTA NEL DISEGNO DI LEGGE N. 1873
Lettera di saluto di Luigi Angeletti al convegno organizzato dalla Uil lombarda a Milano il 7 novembre 2011, per la presentazione del progetto flexsecurity
Sono sinceramente dispiaciuto di non poter presenziare all’appuntamento odierno, organizzato dalla Uil Lombardia, poiché considero il tema che affrontate di fondamentale importanza.
In una preoccupante fase di crisi economica e finanziaria, è indispensabile restituire centralità alla questione “lavoro”. Non si può immaginare di uscire dalla stagnazione se non si riattiva il motore stesso dello sviluppo. Tuttavia, il lavoro non si crea per decreto. Non bastano le leggi per rilanciare l’occupazione: serve un contesto economico votato alla crescita. Ma quel contesto bisogna favorirlo – questo sì – con strumenti legislativi che determinino un sistema di agevolazioni e un quadro di certezze e garanzie, per incentivare gli investimenti e offrire prospettive produttive. Di questo abbiamo sicuramente bisogno.
Oggi il mercato del lavoro, vive e soffre di clamorose distonie. Per riattivare un percorso virtuoso, deve essere inserito nel sistema una forte dose di fiducia. L’imprenditore che vuole crescere deve poter considerare l’assunzione di giovani come un’opportunità ed una ricchezza per il futuro della sua azienda. Il giovane che entra nel mondo del lavoro deve essere affrancato dall’ossessione di una precarietà che rischia di ingessarne anche le attitudini e le capacità produttive.
La proposta del senatore Ichino ha il pregio di aver affrontato tali questioni e di aver offerto una soluzione coerente ed efficace. Troppe sono state le evoluzioni politiche ed economiche che hanno caratterizzato gli ultimi decenni. Era giusto ed opportuno, dunque, porsi l’obiettivo di ripensare lo stesso diritto del lavoro.
Semplicità, chiarezza e garanzie sono i tratti di questa proposta che non si oppone agli andamenti del mercato ma che si prefigge di gestirli con intelligenza. I sistemi di protezione per i giovani e per le piccole realtà non sono improntati alla mera assistenza ma hanno come obiettivo prioritario e realistico la ricollocazione nel mondo del lavoro. Così come, questo nuovo quadro normativo potrebbe anche porre le premesse per sanare, definitivamente, il grave vulnus generato da controversie che si prolungano, irrisolte, per tempi illimitati.
La Uil, dunque, ritiene che la proposta del senatore Ichino meriti il massimo dell’attenzione possibile e che debba rappresentare un punto di riferimento per il dibattito sul tema, sino alla sua auspicabile approvazione.
Condividiamo, pertanto, l’iniziativa della Uil Lombardia che, con il seminario odierno, fa propria quella proposta e avvia un percorso che vedrà impegnati tutti noi su un argomento decisivo per il futuro dei lavoratori e del Sindacato.
Luigi Angeletti