N. 170 – 10 ottobre 2011

LA SPERANZA FATTIVA CHE È NECESSARIA PER LA BUONA POLITICA
In molti mi chiedono come si fa a non scoraggiarsi. Rispondo, con questo editoriale telegrafico, citando Geremia.

FRANCESE? SPAGNOLO? TEDESCO? E SE LASCIASSIMO SCEGLIERE GLI ELETTORI?
La proposta di sostituire al referendum abrogativo un referendum consultivo, per restituire ai cittadini il potere di scelta del sistema elettorale: leggi il secondo editoriale di oggi. In tema v. anche il fondo di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera di ieri, che condivisibilmente rilancia la proposta di Stefano Ceccanti dell’uninominale a turno unico con possibilità di doppio voto.

      

CHE COSA SIGNIFICA L’USCITA DELLA FIAT DA CONFINDUSTRIA
Marchionne rischia di vedere, dal 1° gennaio prossimo, ridotta la propria libertà contrattuale e aumentato il potere di interdizione della Fiom negli stabilimenti Fiat, perché, fuori dal sistema interconfederale, a) l’articolo 8 del decreto di Ferragosto non dà alcuna possibilità di negoziazione in deroga e b) la clausola di tregua non è più vincolante per il sindacato minoritario che non l’ha firmata. V. in argomento la mia intervista a Libero di venerdì. Inoltre la mia intervista all’agenzia Adn Kronos e la dichiarazione che ho rilasciato all’agenzia TM News, entrambe di lunedì scorso.

UNA TRACCIA PER GLI ACCORDI SUL PROGETTO FLEXSECURITY
A tutte le imprese e le rappresentanze sindacali interessate a partire con la sperimentazione di un nuovo regime che superi l’apartheid fra protetti e non protetti, nel segno della flexsecurity: è disponibile on line una bozza del contratto che può essere stipulato al livello di stabilimento o di impresa, in applicazione del combinato disposto dell’accordo interconfederale 28 giugno 2011 e dell’articolo 8 del d.-l. n. 138/2011.

SULLE CAUSE DELL’APARTHEID NEL LAVORO: DUE ERRORI DA EVITARE 
A chi sostiene che il precariato è una conseguenza diretta dell’articolo 18 Stefano Fassina replica che, secondo i dati Istat, le collaborazioni autonome in Italia sarebbero concentrate nelle imprese piccole, dove l’articolo 18 non si applica. Ma da uno studio attento dei dati risulta evidente l’equivoco su questo punto. E, viceversa, ne risulta una conferma della tesi che il responsabile dell’Economia del Pd ha finora respinto.

      

CHE COSA VIENE DOPO LA “CENTRALITÀ OPERAIA”
Una sinistra davvero moderna deve saper farsi carico delle battaglie liberali: leggi l’articolo di Giuseppe Bedeschi sul Corriere della Sera di giovedì.

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