CHIUNQUE ORA PUÒ VERIFICARE CHE COSA DICE LA FAMOSA LETTERA IN MATERIA DI LAVORO E RELAZIONI INDUSTRIALI
Editoriale telegrafico per la Newsletter n. 169, 3 ottobre 2011, in riferimento alla lettera inviata al nostro premier il 5 agosto dal governatore uscente della Banca Centrale Europea Jean-Claude Trichet e da quello entrante Mario Draghi
La BCE ci chiede una riforma del diritto sindacale che consenta al contratto aziendale di sostituirsi in tutto o in parte al contratto nazionale, in funzione delle circostanze in cui opera l’azienda: esattamente quanto è previsto nel disegno di legge n. 1872/2009. Non dice affatto che il contratto aziendale debba potersi sostituire a qualsiasi legge dello Stato, come si legge nell’articolo 8 del decreto di Ferragosto: questa è soltanto un’idea del nostro ministro del Lavoro.
La BCE ci chiede “una accurata revisione delle norme che regolano l’assunzione e il licenziamento dei dipendenti” e un sistema di assicurazione dalla disoccupazione che compensi la maggiore fluidità del mercato del lavoro in entrata e in uscita: esattamente quanto è previsto nel disegno di legge n. 1873/2009, cioè nel progetto “semplificazione e flexsecurity“. Ma di questo nell’articolo 8 del decreto di Ferragosto non c’è nulla. Ministro Sacconi, come la mettiamo?