IN ATTESA DEL DIMEZZAMENTO DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI (AUSPICATO DA TUTTI, MA SEMPRE RINVIATO), IL CRITERIO DELL’ALLINEAMENTO ALLA MEDIA EUROPEA APPARE IL MIGLIORE PER ELIMINARE I PRIVILEGI INGIUSTI E GLI SPRECHI
Mozione approvata all’unanimità dalla Direzione nazionale del Pd il 19 luglio 2011 – In argomento v. anche il mio intervento in Senato del 22 giugno scorso: Come si possono ridurre i costi della politica
ORDINE DEL GIORNO
Premesso che:
è in corso in Italia una clamorosa mobilitazione sui cosiddetti costi della politica. Il fermento è causato in larga parte dall’incapacità dimostrata nel corso degli anni da parte della classe politica di dare le risposte giuste al momento adeguato e soprattutto di garantire trasparenza ed efficienza;
bisogna offrire immediatamente soluzioni convincenti, che non rincorrano le spinte sempre più forti verso l’antipolitica ma che al tempo stesso forniscano risposte chiare e immediate;
i criteri corretti per riavvicinare rappresentanti e rappresentati sono sostanzialmente tre: riduzione dei costi non utili al buon funzionamento delle istituzioni, razionalità dei tagli e trasparenza nell’assegnazione e gestione dei fondi.
in questo contesto è inutile ricorrere a tagli lineari che, se soddisferebbero forse per qualche giorno l’opinione pubblica, non risolverebbero il problema alla radice. Al di là delle numerose semplificazioni che circolano – tanto nel dibattito pubblico che nelle proposte politiche – è necessario introdurre meccanismi sistematici che dimostrino al cittadino come il denaro ‘investito’ nella politica sia utilizzato per lo scopo assegnato, gestito correttamente e debitamente controllato;
questi criteri devono informare la vita ed il funzionamento del luogo principe della rappresentanza democratica e dell’azione politica: il Parlamento;
all’interno di un progetto integrale di Maastricht della politica va considerato che il regolamento del Parlamento europeo è già espressione di una media comparata tra i Parlamenti dei 27 Stati membri e garantisce una verifica effettiva dell’uso delle risorse assegnate maggiore trasparenza e migliori controlli;
ciò premesso, la direzione nazionale del Pd impegna i gruppi PD di Camera e Senato:
a chiedere l’applicazione integrale a Camera e Senato del regolamento del Parlamento europeo relativo ai trattamenti (in particolare a stipendi, indennità e rimborsi);
in particolare, a introdurre anche per il Parlamento italiano il cosiddetto modello europeo nella gestione del ‘fondo per le spese del rapporto eletto/elettore’. In tal modo è possibile ottenere immediatamente un risparmio ingente, trasparenza sull’utilizzo dei fondi, chiarezza sulla natura dei rapporti lavorativi fra deputato e collaboratore;
inoltre a inserire nel computo per l’assegnazione della diaria anche le presenze nelle commissioni parlamentari e non solo in aula durante le votazioni.
Firmatari:
– Sandro Gozi
– Giovanni Bachelet
– Jean Leonard Touadi
– Anna Paola Concia
– Ivan Scalfarotto
– Felice Casson
– Ignazio Marino
– Rosa Villecco Calipari
– Michele Meta
– Marta Leonori
– Daniela Lastri
– Vittoria Franco
– Marco Paciotti
– Francesco De Angelis
– Graziano Milia