LA SENATRICE MARIA LEDDI DÀ CONTO DEI PROGRESSI DELL’ITER PARLAMENTARE DEI DISEGNI DI LEGGE MORANDO E GERMONTANI
Flash dell’Agenzia 9 Colonne, 14 luglio 2011 – Sono disponibili on line il d.d.l. Morando, Ichino, Nerozzi e altri, n. 2102/2010 e il d.d.l. Germontani n. 324/2008
Roma, 14 luglio 2011 – Nei giorni della manovra finanziaria c’e’ chi in Senato lavora ad una nuova norma con uno sguardo rivolto al futuro, ritenendo che “ad ogni fase di riorganizzazione dei conti è seguita una fase di riequilibrio e crescita”. È stato costituito in Commissione Finanze un Comitato ristretto nel quale sono rappresentate tutte le forze politiche, con il compito di lavorare sulla predisposizione di una legge volta a facilitare l’ingresso e la continuità della presenza femminile nel mondo del lavoro.
Il Comitato lavora sulla creazione di un testo unico, che tenga quindi conto dei diversi disegni di legge presentati autonomamente dai parlamentari su questa materia, in relazione alla fiscalità da applicarsi alle donne che lavorano. “In sostanza – spiega la senatrice del Pd Maria Leddi, tra i promotori dell’iniziativa – le ipotesi che stiamo esaminando partono dalla constatazione che oggi una donna su cinque che lavora, al secondo figlio, è costretta a lasciare il posto di lavoro perchè non ci sono sostegni e servizi sufficienti a ottemperare alle esigenze della famiglia e del lavoro. Negli anni sono stati creati percorsi di contrasto a questo fenomeno ma attualmente i vantaggi fiscali previsti a questo scopo vengono dati ai datori di lavoro che assumono donne, invece noi proponiamo di invertire la rotta e assegnare i vantaggi fiscali direttamente alla donna che lavora così che possa supplire con mezzi propri, almeno in parte, alle carenze dei servizi pubblici”.
“Ovviamente – prosegue la senatrice Leddi – ci auguriamo che prima o poi lo Stato riesca a rispondere alla domanda di servizi alle famiglie ma nel frattempo, visto il ritardo e la crisi economica che non sarà brevissima, riteniamo che sostenere le donne con risorse aggiuntive dirette possa essere utile”.
Per quanto riguarda tempi e modalità d’applicazione della norma in esame la senatrice spiega: “In settembre il Parlamento dovrà tornare a lavorare per la crescita del Paese. Noi siamo certi – conclude la Leddi – che la norma a cui stiamo lavorando possa facilitare l’ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro e proponiamo la sua applicazione in via sperimentale e limitata nel tempo sottoponendone i risultati a verifica, per confermarla a fronte di risultati positivi o sospenderla qualora i numeri dovessero dimostrarne l’inefficacia”.