N. 43 – 2 febbraio 2009

LA LETTERA DEL FRATELLO DI UN BRIGATISTA
Dopo la mia intervista pubblicata da la Repubblica il 27 gennaio, ho ricevuto da Paride Bortolato questa lettera, cui è seguita una mia risposta. Il dialogo sta proseguendo; ma sarà mia cura sottrarlo ai riflettori dei media: anche su questo sito, pertanto, non ne darò ulteriore notizia.

Potermi incontrare con chi ce l’aveva a morte con me, discutere, scambiare con lui/lei il riconoscimento dell’essere entrambi persone umane e non bersagli su cui sparare costituirebbe il migliore “risarcimento in forma specifica” a cui io possa aspirare; sarei pronto per questo a rinunciare alla costituzione di parte civile nel processo.

 

“SENATORE ICHINO, CHE COSA LA TRATTIENE CON LA SINISTRA?”
Dopo l’incontro tempestoso con i brigatisti all’udienza del 23 gennaio, Andrea Marcenaro di Panorama mi interroga polemicamente sul tema: “Senatore Ichino, che cosa la trattiene con la sinistra?”. Gli scambi attraverso i quali si sviluppa la dialettica tra il giornalista e il politico di orientamenti diversi si prestano a fornire uno spaccato interessante di come nasce un’intervista.

 

NUOVI CONSENSI AL PROGETTO PER LA FLEXSECURITY DAL VERTICE LOMBARDO DEL PD E DALLA PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA
“Flessibilità sicura: il coraggio di sperimentare”: l’articolo, pubblicato da l’Unità del 29 gennaio, con cui il Segretario regionale lombardo del Pd, Maurizio Martina prende posizione a sostegno del progetto. Due giorni dopo, a Davos, davanti a una platea internazionale, una netta dichiarazione nello stesso senso di Emma Marcegaglia. V. invece le osservazioni critiche (con le mie risposte analitiche) della parlamentare europea Donata Gottardi e del giuslavorista Luigi Mariucci, in preparazione della sessione della Consulta del Lavoro e del Welfare del Pd del 4 febbraio prossimo.

 

 

GLI STAGE DELLA REGIONE CALABRIA, PIENI DI SOLDI E VUOTI DI FORMAZIONE: UNO STUDENTE CORAGGIOSO SMENTISCE I TRE RETTORI E I VERTICI POLITICI
tre Rettori delle Università d ella Calabria difendono l’iniziativa regionale. Ma la testimonianza diretta di un giovane interessato all’iniziativa li contraddice clamorosamente, spiegando come stanno andando realmente le cose: le due lettere del 29 gennaio a confronto.

 

 

RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE: L’INCONCLUDENZA DI UN DIBATTITO SENZA DATI
In un mio articolo pubblicato sul sito lavoce.info il 30 gennaio mi propongo di spiegare perché è tecnicamente impossibile fare previsioni attendibili sul punto se l’accordo firmato il 22 gennaio dalla Confindustria con la Cisl, la Uil, la Ugl e senza la Cgil causerà o no una riduzione dei livelli retributivi garantiti dai contratti nazionali, dal momento che a) una delle voci salariali nazionali è ancora indeterminata e b) non sappiamo nulla sul rapporto futuro tra inflazione interna e inflazione importata (nel post si può scaricare il testo del nuovo accordo interconfederale). Ottenere una base-dati condivisa dalle parti non sarà comunque possibile, in Italia, a differenza di quanto accade negli U.S.A. e in tanti altri Paesi, per l’arretratezza del nostro sistema pubblico di rilevazione ed elaborazione: v. in proposito l’articolo di Andrea Ichino, Giovanni Pica e Valentina Adorno, pubblicato due giorni prima sul Sole 24 Ore.
Un sistema di relazioni industriali nel quale ciascuna parte ragiona su dati diversi rispetto alle altre non potrà mai funzionare bene!

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