N. 157 – 20 giugno 2011

CONTRATTI: IMPARIAMO DALLA GERMANIA
Una bella assemblea, quella del Pd a Genova, vibrante e molto partecipata. Ma il dibattito e il documento conclusivo hanno un po’ eluso la questione cruciale del rapporto tra contrattazione nazionale e aziendale: v. la mia Lettera sul lavoro pubblicata sul Corriere della Sera di oggi, Chi ha paura del modello tedesco?  In argomento v. anche il video e le slides della relazione introduttiva al convegno del Pd di Verona di lunedì scorso.

CHE COSA MANCA NELLA PROPOSTA DEL PD PER SUPERARE L’APARTHEID DEL LAVORO
Quando Tremonti, fra un mese, se sarà ancora ministro, attuerà la proposta centrale del progetto che abbiamo approvato a Genova, noi dichiareremo risolta la questione del precariato? Leggi il mio editoriale, Una domanda rimasta senza risposta. Questa domanda costituisce anche il passaggio centrale del mio intervento all’Assemblea programmatica del Pd, con cui ho presentato il documento Per dare valore al lavoro (nel post v. le numerose adesioni a questo documento di parlamentari democratici).

      

CRONACA VERITIERA DI UNA NOTIZIA NON VERA
In una breve nota sui fatti mostro come venerdì, all’Assemblea del Pd sul lavoro, la voce del ritiro dell’appoggio di Veltroni e Chiamparino al documento  Per dare valore al lavoro sia stata smentita appena ha incominciato a circolare; ciononostante, il fondo di Dario Di Vico sul Corriere della Sera di sabato si apre con quella notizia infondata (per proseguire, peraltro, con considerazioni niente affatto peregrine sul rischio che il Pd perda la propria vocazione liberale). V. in proposito anche la lettera di Sergio Chiamparino e Walter Veltroni a Dario Di Vico pubblicata sul Corriere della Sera di domenica, la lettera di Ivan Scalfarotto di venerdì e l’intervento di Ignazio Marino di sabato.

TASSE UNIVERSITARIE: LE IPOTESI E I FATTI
Leggi i due corposi interventi di Francesco Sylos Labini (contro) e Andrea Ichino (pro) sulla proposta di sperimentazione in Italia del modello inglese basato sui prestiti restituibili solo al raggiungimento da parte del laureato di un determinato livello di reddito di lavoro.

      

CHE COSA CAMBIA E CHE COSA NO CON IL “COLLEGATO LAVORO”
Leggi la mia intervista a Panorama Economy di giovedì sui (modesti) effetti delle nuove norme in materia di licenziamenti contenute nella  contestatissima legge n. 183/2010.

DOPO IL REFERENDUM
Per il centrodestra si apre un problema; per il centrosinistra ne resta aperto un altro: leggi il mio editoriale telegrafico del 14 giugno, subito dopo che si sono conosciuti i risultati sorprendenti della consultazione.

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