L’EX-SINDACO DI TORINO E L’EX-SEGRETARIO DEL PD SMENTISCONO DI AVER REVOCATO IL LORO APPOGGIO AL MIO PROGETTO PER LA RIFORMA DEL DIRITTO SINDACALE E DEL LAVORO
Lettera di Sergio Chiamparino e di Walter Veltroni a Dario Di Vico, dopo il suo articolo di fondo sul Corriere della Seradel 18 giugno 2011, pubblicata dallo stesso quotidiano il giorno dopo
Caro Di Vico,
nel suo interessante editoriale di ieri lei fa riferimento al fatto che noi due avremmo tolto la firma dal documento Per dare valore al lavoro presentato da Pietro Ichino e altri studiosi e dirigenti politici sui temi del lavoro. Le cose non stanno così. Noi sosteniamo con molta forza le posizioni espresse nel documento firmato da Ichino, Salvati, Ferrera e lo facciamo non da oggi. Con Ichino abbiamo semplicemente deciso che il documento fosse firmato solo da sei persone di grande competenza sui temi del lavoro proprio perché volevamo che la discussione si concentrasse sul merito delle proposte in esso contenute. Esse costituiscono per noi, lo abbiamo detto con forza anche al Lingotto, la principale risorsa, con una crescita forte e equa e una modernizzazione del Paese, per introdurre nel mondo del lavoro, e in una prospettiva di sicurezza sociale milioni di persone, soprattutto giovani, che ne sono esclusi perché costretti alla precarietà. Le abbiamo scritto perché ci teniamo a ribadire ciò che abbiamo detto anche in queste ore, come risulta anche da dichiarazioni inequivoche riportate dalle agenzie di stampa, e cioè il nostro pieno sostegno alla proposta di Pietro Ichino. E perché pensiamo che il tema interessante da lei analizzato meriti approfondimenti fondati sulle reali posizioni di ciascuno.
Con sincera stima
Sergio Chiamparino
Walter Veltroni