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N. 150 – 2 maggio 2011

QUEL CHE NON MI VA GIÙ  DI QUESTO PRIMO MAGGIO
Leggi il mio editoriale che esce oggi su Quaderni del Riformismo [1]. In argomento v. anche l’editoriale di Irene Tinagli su la Stampa di martedì: Primo maggio e vecchie barricate mentali [2].

IL PUNTO SULLA QUESTIONE DEL LAVORO DEI GIOVANI
La sottoprotezione delle nuove generazioni nel mercato del lavoro è l’altra faccia della sovraprotezione delle vecchie, oltre che l’effetto della paralisi della crescita del nostro Paese: leggi la mia intervista a La voce dei Berici [3], organo della Diocesi di Vicenza. Intanto si intensifica il dibattito pubblico sul mio progetto di riforma del diritto e del mercato del lavoro: v. l’articolo di Gaia Fiertler su il Mondo di venerdì [4] e quello della settimana precedente di Eleonora Voltolina su [5]il Fatto Quotidiano [5].

         [6]

SUI RICORSI FIOM CONTRO IL CCNL DEL 2009: UNA SENTENZA GIUSTA E UNA NO
I Tribunali di Modena e Torino accolgono i ricorsi della Fiom; ma mentre a Modena, correttamente, la sentenza si limita a riconoscere l’efficacia limitata di ciascun contratto collettivo (del 2008 e del 2009), la sentenza torinese invece consente ai lavoratori dissenzienti di beneficiare di entrambi i contratti, sulla base di un’applicazione illogica del divieto di discriminazione antisindacale: v. in proposito il mio scritto del 2000 su Che cosa è discriminazione antisindacale e che cosa no [7]. L’intera vicenda, comunque, non fa che sottolineare l’urgenza di una norma chiara su rappresentanza sindacale e contrattazione collettiva: v. la mia intervista all’Agenzia Adn Kronos di mercoledì [8].

LOTTA AL SOMMERSO: ARMIAMOCI E PARTITE!
Con la sua reticenza, la risposta del ministro del Lavoro alla mia interrogazione sui fondi per la Task force ispettiva contro il lavoro sommerso [9] in tre regioni del Mezzogiorno conferma  la fondatezza della denuncia: l’importante iniziativa è stata finanziata a spese degli ispettori coinvolti, costretti a pagarsi viaggio e soggiorno di tasca propria.

LA LEGGE BRUNETTA, L’INTESA DEL 4 FEBBRAIO E LA CGIL
Sugli effetti dell’accordo Governo/sindacati del 4 febbraio scorso in materia di valutazione e premi nel settore pubblico e sui motivi per cui la Cgil non l’ha firmato v. la lettera di un sindacalista della stessa Cgil e la mia risposta [10].

       [11]

DISCIPLINA DI PARTITO NON SIGNIFICA UNIFORMITÀ DI PENSIERO
A un lettore che mi contesta [12] una eccessiva disinvoltura nel sostenere tesi “fuori linea” rispetto al Pd rispondo [12] ricordandogli il patto su cui si fonda l’accettazione da parte mia del mandato parlamentare, che da tre anni si legge in fondo alla home page [13] del mio sito.

LE RAGIONI (NON DEL TUTTO FONDATE) PER CUI SI VOTA A SINISTRA O A DESTRA
Leggi l’editoriale di Luca Ricolfi sulla Stampa di venerdì [14], dove il politologo osserva che l’elettore tende a considerare il centrosinistra più capace di affrontare il problema dell’occupazione, il centrodestra più capace di affrontare quello della crescita economica; ma le due questioni sono fortemente interconnesse: non si risolve l’una senza l’altra.