“PER FORTUNA IN ITALIA ABBIAMO ANCORA DELLE MENTI CHE CONTRASTANO IL MEDIOEVO IN CUI STIAMO NAVIGANDO E COLTIVANO UNA SORTA DI ILLUMINISMO ETICO E GIURIDICO”
Lettera pervenuta il 22 febbraio 2011 – In argomento v. anche il mio editoriale del giorno precedente e la lettera del Presidente della Repubblica ai Presidenti delle Camere e del Consiglio
Buonasera Senatore,
questa mattina avevo letto un po’ frettolosamente il suo editoriale sul disastro del Decr. “Milleproroghe” – stavo per inviarle una mail per dirle che concordavo su tutto quanto da lei evidenziava nell’articolo, poi impegni di lavoro mi hanno sviato e non l’ho fatto. Questa sera però nell’apprendere dalla TV che il Presidente Napolitano ha rilevato rilievi di incostituzionalità e ha sollecitato il governo a rimediare, non ho potuto fare a meno di compiacermi per due cose e cioè che per fortuna ancora in Italia abbiamo delle menti e delle personalità che contrastano il medio evo in cui stiamo navigando e coltivano una sorta di illuminismo etico e giuridico confortante e speranzoso. Da un pò di tempo seguo sulla newsletter il suo pensiero.
Qualche anno fa durante il servizio militare nel 1972 (estate) ho avuto l’onore di conoscerla da vicino, non so se lei se ne ricorderà, eravamo entrambi allievi del corso marconista a Chiavari nello stesso plotone; ricordo che lei si classificò al primo posto dell’intero corso alla prova finale di trasmissione e ricezione, io seguii a distanza di qualche posto indietro. […] Con noi c’erano altri allievi dei quali forse si ricorderà.
Dopo il corso io fui destinato a Conegliano Veneto alla Compagnia mista di guerra elettronica e lei seppi che fu destinato a Milano. Le strade si sono divise.
Quando da quanche anno ho risentito parlare di lei nella veste di giuslavorista prima e di senatore poi, i ricordi di quei tre mesi interessanti di corso marconista a Chiavari sono riaffiorati alla mente.
Voglio esternarle i miei complimenti più sinceri per quello che fa e per le tematiche che affronta con l’acutezza e la profonda conoscenza della materia.
Con stima.
Antonio Blotta