LA QUESTIONE CRUCIALE NEL DIBATTITO SU RAPPRESENTANZA E CONTRATTAZIONE

NEL PD QUASI TUTTI AUSPICANO CHE, AL TEMPO STESSO, L’ACCORDO DI MIRAFIORI VENGA APPROVATO DAI LAVORATORI, MA VENGA GARANTITO IL DIRITTO ALLA RAPPRESENTANZA IN AZIENDA ANCHE ALLA FIOM NONOSTANTE IL SUO RIFIUTO DI FIRMARE – MANCA INVECE ANCORA UNA LINEA CHIARA SUL TEMA DEI RAPPORTI TRA CONTRATTAZIONE NAZIONALE E AZIENDALE

Lettera pervenuta il 5 gennaio 2011

Caro Pietro Ichino,
per favore, può spiegarmi in cosa differisce il documento Fassina-Morgando-Bragantini da quello firmato da lei-Marino-Morando ecc.? A parte una minore definizione della proposta presente in quello di Fassina, mi pare che faccia le stesse considerazioni, o mi sbaglio? La ringrazio se potrà rispondere,
Francesco Grespan

 

La differenza tra i due documenti sta essenzialmente nel fatto che il documento Fassina-Morgando-Bragantini non prende posizione sulla questione cruciale: la coalizione sindacale maggioritaria può negoziare al livello aziendale un accordo di contenuto difforme rispetto al contratto nazionale, come è accaduto a Pomigliano e a Mirafiori? Se sì, entro quali limiti e a quali condizioni? E se l’accordo contiene una clausola di tregua, l’impegno a non scioperare contro il contratto vale o no per tutti i dipendenti dell’azienda?

Il nostro documento questo nodo lo scioglie – per la parte di competenza del legislatore – in modo molto netto e preciso. Si può ovviamente dissentire dalla soluzione proposta; ma occorre allora proporne con altrettanta precisione un’altra. Se non lo si fa, le prospettive restano molto incerte e confuse.   (p.i.)

 

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