IL SENATO FA SUA QUASI ALL’UNANIMITA’ L’IDEA DEL PROGETTO DEL CODICE DEL LAVORO SEMPLIFICATO

A UN ANNO MENO UN GIORNO DALLA PRESENTAZIONE DEL D.D.L. N. 1873, UNA MOZIONE APPROVATA DAL 90 PER CENTO DEI SENATORI IMPEGNA IL GOVERNO A PERSEGUIRE UN AUMENTO DELLA COMPETITIVITA’ DEL SISTEMA-PAESE E DELLA SUA CAPACITA’ DI ATTIRARE GLI INVESTIMENTI STRANIERI ANCHE CON “UN NUOVO CODICE DEL LAVORO SEMPLIFICATO” SECONDO LE INDICAZIONI CONTENUTE IN QUEL MIO PROGETTO

Estratto dalla Mozione sulla politica economica presentata da Francesco Rutelli e altri dodici senatori il 6 ottobre 2010, che, al termine del dibattito sul Piano Nazionale delle Riforme svoltosi al Senato nelle sedute antimeridiana e pomeridiana del 10 novembre 2010, è stata approvata con 255 voti favorevoli, 14 contrari e 12 astenuti. Si è esplicitamente pronunciato contro la mozione il senatore Maurizio Castro, anche a nome di alcuni altri senatori del PdL. Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, presente in Aula, non ha invece manifestato contrarietà alla decisione dell’Assemblea.

[…]  La competitività da ritrovare e la coesione nazionale dipendono da vari fattori principali: 1) il contrasto della corruzione; 2) la crescita della produttività, che è anche condizione per attrarre investimenti esteri; modelli contrattuali che sviluppino la contrattazione decentrata di secondo livello e coinvolgano i lavoratori nei risultati dell’impresa; l’effettiva premialità per la responsabilità e il merito anche nelle amministrazioni pubbliche; un nuovo codice del lavoro semplificato, anche sulla base delle proposte del disegno di legge  Atto Senato n. 1873. […]

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