NELL’OCCHIELLO DELL’ARTICOLO IL PRINCIPIO CARDINE DEL MOVIMENTO PER L’UNINOMINALE: “LA RIFORMA ELETTORALE NON PUO’ ESSERE DI UNA PARTE POLITICA CONTRO L’ALTRA”
Articolo pubblicato da Europa il 10 settembre 2010 nella rubrica settimanale “Vip”
PIETRO ICHINO – Fino ad ora era noto per la sua grande competenza sui temi del lavoro e per le sue posizioni spinte (c’è chi dice “troppo”) in senso innovativo. Competenza e posizioni che gli sono costate dure minacce da parte delle Nuove Brigate rosse, ripetute anche di recente durante il processo d’appello ai terroristi, e una vita sotto scorta dal 2002.
Sessantuno anni, milanese, ex dirigente sindacale della Fiom, l’ala dura della Cgil, ed ex deputato comunista, Pietro Ichino è noto per la signorile ma inflessibile tenacia con cui sostiene le sue idee senza sottrarsi alle polemiche, prima sul Corriere della Sera di cui è stato per anni editorialista, e dal 2008 in parlamento, dove è approdato come senatore del Pd. L’ultima delle battaglie combattute dentro il suo partito è stata quella del cosiddetto “contratto unico” – che il preciso e poco incline alle semplificazioni giuslavorista preferisce chiamare “contratto prevalente” – una battaglia per il momento sospesa in attesa che il tema torni prioritario in una delle prossime assemblee nazionali del partito.
Nel frattempo il senatore ha avviato, insieme a Marco Pannella e ai radicali, ma anche con esponenti del centrodestra, un’iniziativa per riformare la legge elettorale in senso uninominale e maggioritario. Il “Manifesto per l’uninominale” – primi firmatari Pietro Ichino, Mario Baldassarri, Antonio Martino e Marco Pannella – è stato pubblicato dal Corriere della sera il 28 agosto scorso e ha già raccolto 1100 adesioni di parlamentari, consiglieri regionali e comunali, docenti universitari, personalità dell’arte e dello spettacolo, sindacalisti. Ieri è nata una vera e propria associazione che è stata presentata nel corso di una conferenza stampa. I promotori non hanno ancora individuato la forma tecnica della proposta che intendono sostenere e per questo hanno indetto un seminario che si terrà a Roma il 23 settembre, cui seguirà una riunione il 7 ottobre. (m.col.)