IL PROBLEMA DEL 5% DI RAGAZZI CHE SMETTONO DI STUDIARE DOPO LA TERZA MEDIA E’ REALE. MA ANDREBBE AFFRONTATO COSTRUENDO PER LORO OCCASIONI EFFETTIVE DI ISTRUZIONE ULTERIORE; NON RINUNCIANDO AD ALLINEARE L’ITALIA AI MAGGIORI PAESI EUROPEI, DOVE L’OBBLIGO SCOLASTICO SI ESTENDE FINO AI 16 ANNI
Articolo di Irene Tinagli pubblicato su La Stampa del 22 gennaio 2010
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E’ INDISPENSABILE CHE LA CULTURA DELLA VALUTAZIONE SI SVILUPPI DAL BASSO, NELL’AGIRE CONCRETO DELLE ORGANIZZAZIONI, E NON SOLO COME ADEMPIMENTO DI UN OBBLIGO IMPOSTO DALL’ALTO
Articolo di di Mita Marra, pubblicato su lavoce.info il 22 gennaio 2010
LA QUESTIONE DEL RIMBORSO DELLE SPESE DI VIAGGIO PER UN SENATORE CHE FRUISCE DEL SERVIZIO DI SCORTA
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L’INCREDIBILE USCITA DEL PRESIDENTE DEL SENATO NEL DIBATTITO SUL DISEGNO DI LEGGE PER IL C.D. “PROCESSO BREVE”, SEGUITA DA QUELLA NON MENO INFELICE DEL VICEMINISTRO PER LE INFRASTRUTTURE
Dal resoconto stenografico della seduta pomeridiana del Senato del 12 gennaio 2010, nella quale si è determinata una forte tensione tra maggioranza e opposizione, a seguito di una notizia di agenzia secondo cui il Governo sarebbe stato in procinto di emanare un decreto-legge sostitutivo del disegno di legge in discussione.
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I GIOVANI D’OGGI RISCHIANO DI AVERE AMARE SORPRESE QUANDO ARRIVERANNO ALLA PENSIONE. AL GOVERNO RIMANGONO DUE OPZIONI: ATTIVARSI PERCHE’ CI SIANO PROSPETTIVE MIGLIORI, O, SE NON ALTRO, RENDERE NOTE LE PROIEZIONI SULL’AMMONTARE DELLE PENSIONI DEL FUTURO
Articolo di Tito Boeri, pubblicato su lavoce.info il 12 gennaio 2010
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IL PROBLEMA PIU’ DIFFICILE DA RISOLVERE, PER LA RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI, NON E’ TANTO QUELLO DEL REPERIMENTO DI FONDI, QUANTO QUELLO DI EVITARE CHE IL SOSTEGNO DEL REDDITO ALLUNGHI I PERIODI DI DISOCCUPAZIONE. PER QUESTO E’ ESSENZIALE UN RAPIDO E DRASTICO MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI DI ASSISTENZA NEL MERCATO, CHE PUO’ ESSERE OTTENUTO SOLTANTO SE SI ATTIVANO GLI INCENTIVI ECONOMICI GIUSTI, COINVOLGENDO DIRETTAMENTE LE IMPRESE
Editoriale pubblicato sul Corriere della Sera del 12 gennaio 2009
Caro Direttore, il problema degli “ammortizzatori sociali”, che il Presidente Napolitano nel suo discorso di fine anno ha messo al primo posto nella lista delle riforme urgenti, non è principalmente quello del reperimento di fondi pubblici da destinare a chi perde il lavoro. Il problema è che, se il trattamento offerto ai disoccupati consiste soltanto in un sostegno del loro reddito, questo rischia di produrre l’effetto di rallentare la ricerca del nuovo lavoro, allungando i periodi di disoccupazione.
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IL PROBLEMA DEL MEZZOGIORNO E’ ESSENZIALMENTE QUELLO DEL DIFFICILE PASSAGGIO DA UN EQUILIBRIO CULTURALE DETERIORE A UN EQUILIBRIO PIU’ AVANZATO. QUATTRO POSSIBILI “MICROINTERVENTI” POSSONO QUANTO MENO SEGNARE LA DIREZIONE IN CUI OCCORRE INCOMINCIARE A MUOVERSI PER USCIRE DAL CIRCOLO VIZIOSO DELL’ARRETRATEZZA CIVILE, CHE PORTA CON SE’ L’ARRETRATEZZA ECONOMICA
Articolo di Alberto Alesina e Andrea Ichino pubblicato sul sito del Sole – 24 Ore del 22 dicembre 2009
Numerosi studi di sociologi ed economisti mostrano che una delle principali cause dell’arretratezza del Mezzogiorno ha radici antiche dalle quali dipende una carenza di “capitale sociale” e di “senso civico”. Al sud manca una sufficiente fiducia reciproca e una capacità di collaborare che vada oltre le mura familiari e che, quindi, faciliti contratti e interazioni economiche tra estranei. La produzione e lo scambio di beni diventano difficili, se non ci si può fidare delle persone con cui si interagisce.
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I GIUDICI, I TERRORISTI E LA NUOVA GENERAZIONE RASSEGNATA
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UN ESEMPIO TRATTO DALLA VITA VISSUTA DI COME IL NOSTRO PAESE PENALIZZA I GIOVANI. E ALCUNE PROPOSTE SUL COME USCIRNE
Lettera pervenuta il 5 gennaio 2010
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UN
L’UNIONE EUROPEA INDICA I PRINCIPI DI SEMPLICITA’, CHIAREZZA, CONCISIONE, COMPRENSIBILITA’ E PROPORZIONALITA’ DEL VOLUME NORMATIVO ALLA MATERIA, CUI DEVONO ATTENERSI I LEGISLATORI NAZIONALI
Il “decalogo” è stato emanato dallo High Level Group of Independent Stakeholders on Administrative Burdens riunito a Stoccolma il 12 novembre 2009. In precedenza, il 18 settembre, il Presidente Barroso aveva annunciato, nel corso di una conferenza-stampa cui partecipava anche il Vice-Presidente Verheugen, che era sua intenzione fare d’ora in avanti della “smart regulation” un leitmotif dell’azione dell’Unione Europea.
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