Dal “faccia a faccia” radiofonico emerge che A) il progetto del M5S presuppone una capacità amministrativa della quale attualmente i Centri per l’Impiego difettano quasi totalmente; B) tre quarti dei circa 20 miliardi necessari verrebbero ottenuti con un aumento della pressione fiscale.
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Trasmissione radiofonica Zapping, di Radio 1 Rai, del 30 maggio 2017, nel corso della quale si è svolto un dibattito tra i senatori Nunzia Catalfo e Pietro Ichino sul progetto del M5S di “reddito di cittadinanza” – In argomento v. anche le slides della mia presentazione svolta al seminario del 25 maggio promosso dal Gruppo dei senatori Pd sullo stesso tema Continua…
È giusto garantire un reddito temporaneo a chi non ha risorse sufficienti, a condizione che ci siano servizi per l’impiego efficienti e diponibilità del beneficiario per il lavoro o il percorso necessario per accedervi
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Slides redatte e utilizzate dal professor Maurizio Ferrera per una relazione svolta il 22 maggio 2017 a Napoli, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile – In argomento v. anche la presentazione predisposta, con il mio contributo, da Tortuga, un gruppo di studenti dell’Università Bocconi di Milano, in funzione di un seminario che si è svolto in Senato il 25 maggio 2017 Continua…
Un confronto tra il il RSA francese, il REI italiano e la proposta del M5S, che utilizza (impropriamente) l’espressione “reddito di cittadinanza” per alludere a un beneficio universale e incondizionato
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Slides realizzate in collaborazione con Tortuga, un gruppo di studenti della Bocconi, che ho utilizzato giovedì 25 maggio 2017 per la relazione introduttiva di un seminario del Gruppo dei senatori Pd sul tema del confronto tra il “reddito di cittadinanza”, oggi esistente soltanto in Alaska, la proposta del M5S (che usa questa denominazione in modo inappropriato ma opportunistico), lo schema del Reddito di Inclusione (SIA-REI), recentemente rafforzato per iniziativa del Governo, e lo schema analogo sperimentato in Francia; con una valutazione analitica delle voci di copertura finanziaria indicate dal M5S per il proprio progetto – In argomento v. ancheParliamo di reddito di cittadinanza perché non crediamo nel futuro del lavoro(7 settembre 2016)Continua…
Se consiste nel mandare in quiescenza più presto i sessantenni, con l’idea che in questo modo sarà più facile per i giovani trovare lavoro, il “patto generazionale” diventa un “inganno generazionale”
PREPENSIONARE I SESSANTENNI AUMENTANDO IL DEBITO PUBBLICO SIGNIFICA FAR PAGARE UN CONTO SALATISSIMO PROPRIO A QUEI GIOVANI IN NOME DEI QUALI LA PROPOSTA VIENE AVANZATA
DECONTRIBUZIONE TOTALE PER L’ASSUNZIONE DEI GIOVANI ALL’ESITO DELL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, ANTICIPO PENSIONISTICO, MISURE DI SOSTEGNO PER LA FAMIGLIA E LE PERSONE IN STATO DI INDIGENZA
I TRE OSTACOLI (TECNICO, GIURIDICO E POLITICO-ECONOMICO) CHE IMPEDISCONO DI ACCOGLIERE LA PROPOSTA BOERI PER LA GENERALITÀ DELLE PENSIONI D’ORO NON IMPEDISCONO DI ACCOGLIERLA PER I TRATTAMENTI DI QUIESCENZA DEI POLITICI
LO LODANO A SINISTRA, MA FORSE È DI DESTRA; LO STUDIANO GLI STATI, MA LO ATTUANO LE AZIENDE DELLA SILICON VALLEY; PERCHÉ, INVECE DI UN MERCATO SENZA LAVORO, CI CONVIENE PIANIFICARE UNA RIVOLUZIONE DEL WELFARE
LA RATIO DEGLI INCENTIVI FISCALI ALLE PRATICHE PARTECIPATIVE E ALLA RETRIBUZIONE COLLEGATA ALLA PERFORMANCE AZIENDALE NON È, EVIDENTEMENTE, LA STESSA DELL’ESENZIONE FISCALE TOTALE PER I SERVIZI E BENI ACQUISTATI MEDIANTE VOUCHER EROGATI DALLA DATRICE DI LAVORO
Pubblico qui due dei numerosi messaggi che ho ricevuto nei giorni successivi alla pubblicazione dell’editoriale telegrafico La nuova etica pubblica della spesa veloce, del 24 luglio 2016 – Seguono le mie risposte, che valgono ovviamente anche per quelli non pubblicatiContinua…
MENTRE LE FORMICHINE RISPARMIATRICI VENGONO PENALIZZATE DALL’AZZERAMENTO DEI TASSI DI INTERESSE, I NUOVI INCENTIVI FISCALI PER IL WELFARE AZIENDALE PREMIANO LE… CICALE: IL FISCO E L’INTERA ECONOMIA OGGI PREFERISCONO (COMPRENSIBILMENTE) CHI SPENDE SUBITO QUEL CHE GUADAGNA