È QUELLA ALIMENTATA DA UN GOVERNO REGIONALE CHE AI GIOVANI SA OFFRIRE SOLTANTO IL PEGGIORE ASSISTENZIALISMO E DA UNA UNIVERSITÀ CHE GLI FA COLPEVOLMENTE SPONDA
Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 390, 27 aprile 2016 Continua…
È QUELLA ALIMENTATA DA UN GOVERNO REGIONALE CHE AI GIOVANI SA OFFRIRE SOLTANTO IL PEGGIORE ASSISTENZIALISMO E DA UNA UNIVERSITÀ CHE GLI FA COLPEVOLMENTE SPONDA
Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 390, 27 aprile 2016 Continua…
COME GLI ALLIEVI DI DON LORENZO MILANI STANNO CUSTODENDO IN MODO PERFETTO LA PIEVE DI S. ANDREA CON TUTTO QUANTO È IN ESSA CONTENUTO, MANTENENDOLA VIVA A MEZZO SECOLO DELLA SUA MORTE
Appunti e immagini di un pellegrinaggio, 12 marzo 2016 – Sul mio incontro con don Lorenzo Milani all’età di nove anni e l’influsso che la sua frequentazione nei dieci anni successivi ha avuto sulla mia vita, v. il mio articolo La lezione di don Milani, pubblicato sul Corriere della Sera il 18 aprile 2014 Continua…
IL SERVIZIO RENDE FACILMENTE CONOSCIBILI I TASSI DI COERENZA TRA L’ISTRUZIONE IMPARTITA E GLI SBOCCHI OCCUPAZIONALI EFFETTIVI – SE VERRÀ ESTESO A TUTTA ITALIA E ALLARGATO ALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE, APRIRÀ LA STRADA A UN SERVIZIO DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE DEGNO DI QUESTO NOME
Articolo in corso di pubblicazione su Skill, mensile della Fondazione Enaip, febbraio 2016 – In argomento v. anche anche la mia intervista al quotidiano il Giorno dell’8 gennaio scorso Continua…
ALL’ORIGINE DEL FENOMENO DEI GIOVANI NON PIÙ A SCUOLA E NEPPURE IMPEGNATI IN FORMAZIONE PROFESSIONALE O LAVORO C’È IL DIFETTO GRAVISSIMO DEI SERVIZI DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE, DEI MECCANISMI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E DELL’INFORMAZIONE SULL’EFFICACIA DEI CORSI SUL PIANO OCCUPAZIONALE
Intervista a cura di Luca Salvi, pubblicata sul quotidiano Il Giorno l’8 gennaio 2016 – In argomento v. anche l’articolo di Irene Tinagli del gennaio 2010, Sui due milioni di giovani che non sono né a scuola né al lavoro, la mia intervista al Giornale del maggio 2011 e l’articolo di Luca Ricolfi del febbraio 2012, I giovani disoccupati e la strada verso il nulla Continua…
RIDURRE DRASTICAMENTE IL BILANCIO DI UN CONSERVATORIO COSTRINGENDOLO A SOPPRIMERE NUMEROSI INSEGNAMENTI SIGNIFICA ATTENTARE ALLA SUA STESSA ESISTENZA – E LA GIUNTA REGIONALE ALLA FINE RICONOSCE LA FONDATEZZA DELLA DENUNCIA
Interrogazione presentata il 9 settembre 2015 – Seguono la pagina del quotidiano La Stampa dell’11 settembre che riprende la notizia, confermandone il fondamento e l’impegno assunto dalla Giunta regionale il 24 settembre, che accoglie sostanzialmente quanto chiesto con l’interrogazione Continua…
A UN INSEGNANTE PUBBLICO NON È CONSENTITO DI NON AMARE IL PROPRIO LAVORO, E ANCOR MENO DI ESSERE INCAPACE DI SVOLGERLO
Lettera pervenuta il 10 agosto 2015 – Segue la mia risposta Continua…
ALL’INSEGNANTE PRECARIO CHE PROTESTA CONTRO LA NECESSITÀ DI SPOSTARSI PER OTTENERE L’ASSUNZIONE IN RUOLO OBIETTO CHE LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE DEVONO SMETTERE DI ATTRIBUIRE ALL’INTERESSE DEGLI ADDETTI VALORE PRIORITARIO RISPETTO A QUELLI DEGLI UTENTI
Lettera pervenuta il 1° agosto 2015 – Segue la mia risposta
Gent.mo Senatore, mi chiamo Michele Ragazzon e ho 46 anni; abito a Treviso con la mia famiglia: Elena, mia moglie, insegnante precaria di scuola dell’infanzia, Simonetta 17 anni, Silvia 8 e Luca 6. Appena ci avete informati delle immissioni in ruolo abbiamo festeggiato… (al giorno d’oggi, dopo circa una ventina di anni di precariato, ricevere un posto a tempo indeterminato…vale oro); poi però arriva la doccia fredda: “il candidato deve inserire tutte le province secondo ordine di preferenza, se rinuncia viene depennato”, A questo punto come famiglia ci siamo riuniti e abbiamo deciso: ci trasferiamo… qualunque sia la sede (da Verbania a Vibo Valentia). Ma voi… che dai vostri curriculum siete sposati con figli…avete pensato che non è giusto scardinare una famiglia dai propri luoghi d’origine…i bambini che a Treviso hanno i loro amici, i loro nonni, i loro cugini verranno a perdere tutto questo… e solo per un posto fisso… Dove sono i vostri tanto enunciati proclami sulla famiglia??? E le spese per l’affitto, il vitto, i trasferimenti per tornare qualche volta a trovare le nostre famiglie??? Avete pensato a tutto questo prima di votare la fiducia??? Come sistemerete tutto questo dopo aver concluso le assunzioni??? Resto in attesa di una vostra cortese risposta (anche se credo che questa non arriverà), vi ringrazio e vi saluto.
Michele Ragazzon e famiglia (Treviso)
Il punto è che nell’organizzazione di un servizio pubblico, e quindi anche nell’acquisizione della collaborazione delle persone necessarie per farlo funzionare bene, il criterio prioritario deve essere costituito dall’interesse degli utenti – nel caso della scuola: degli studenti, quindi della qualità dell’insegnamento – e non dall’interesse degli addetti al servizio stesso, ove contrastante con il primo. Le amministrazioni pubbliche italiane e quella scolastica in particolare negli ultimi decenni hanno troppo frequentemente e sistematicamente invertito la priorità. Rispetto a questo errore, che ha finito per porle troppo spesso al servizio dei propri addetti più e prima che dei cittadini-utenti, ora è giusto e doveroso voltare pagina. Se un insegnante di matematica è necessario a Rovigo e non a Pavia, occorre assumerlo soltanto se è disposto a lavorare a Rovigo. Va poi osservato che la maggiore efficienza e produttività del servizio, in ultima analisi, rafforza anche il prestigio degli addetti e la possibilità per loro di ottenere condizioni di lavoro migliori. E in un Paese nel quale le amministrazioni funzionano meglio gli imprenditori sono più propensi a investire, creando più occasioni di lavoro per tutti. (p.i.)
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L’OPPOSIZIONE PARLAMENTARE AL DISEGNO DI LEGGE SULLA SCUOLA, DAI TONI TRA IL GOLIARDICO E L’APOCALITTICO, DÀ VOCE A UN MOVIMENTO TENDENTE, IN REALTÀ, A IMPEDIRE QUALSIASI CAMBIAMENTO
Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 351, 29 giugno 2015 Continua…
PER MIGLIORARE L’INSEGNAMENTO I PAESI AVANZATI PUNTANO MOLTO SULLA VALUTAZIONE DEL LAVORO DEI PRESIDI E DEI DOCENTI – È LA DIREZIONE IN CUI SI MUOVE LA NOSTRA RIFORMA
Articolo di Attilio Oliva, Presidente dell’Associazione TreeLLLe, pubblicato sul Corriere della Sera dell’8 giugno 2015
CAPISCO LE OBIEZIONI DI CHI CONDIVIDE MA VORREBBE PERSEGUIRE MEGLIO GLI OBIETTIVI DELLA RIFORMA: DARE PIÙ AUTONOMIA AGLI ISTITUTI PER RESPONSABILIZZARNE DIRIGENTI E DOCENTI CIRCA I RISULTATI; MA L’INTENDIMENTO DELL’OPPOSIZIONE DIFFUSA AL DISEGNO DI LEGGE È CONTRARIO PROPRIO A QUEGLI OBIETTIVI
Lettera pervenuta il 6 giugno 2015 – Segue la mia risposta Continua…