UN LETTORE SI CHIEDE IL MOTIVO DELLA PROLIFERAZIONE DI APPELLI SU PROPOSTE DIVERSE PER LA RIFORMA ELETTORALE, IN UNA SITUAZIONE NELLA QUALE L’URGENZA DEL CAMBIAMENTO SUGGERIREBBE SEMMAI DI UNIRSI SUPERANDO I PARTICOLARISMI – GLI RISPONDO INDICANDO COME INTENDIAMO MUOVERCI PER UNIRE IL PIU’ POSSIBILE IL FRONTE DEI FAUTORI DI UNA RIFORMA VERA E PER EVITARE CHE QUESTA APPAIA COME VOLUTA DA UNA PARTE POLITICA CONTRO UN’ALTRA
Lettera di Giuseppe Giolitti pervenuta il 9 settembre 2010 – Segue la mia risposta
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IL MANIFESTO PER L’UNINOMINALE VUOLE DARE VOCE A UNA LARGA MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI, CHE ASPIRA A UNA RIFORMA ELETTORALE CENTRATA SULLA REGOLA PER CUI IN OGNI COLLEGIO SI ELEGGE UNO E UN SOLO PARLAMENTARE – LE SOLUZIONI TECNICHE COMPATIBILI CON QUESTA REGOLA SONO DIVERSE: NON FATICHEREMO A TROVARE QUELLA SU CUI FAR CONVERGERE QUESTA LARGA MAGGIORANZA
Intervista a cura di Marina Nemeth, pubblicata sul quotidiano il Piccolo il 9 settembre 2010
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NOZIONE DI “UNINOMINALE MAGGIORITARIO”, SUE POSSIBILI VARIANTI E LORO EFFETTI SUL SISTEMA POLITICO E SUL COMPORTAMENTO DEGLI ELETTORI
Scheda tecnica – 6 settembre 2010
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A MARIO SEGNI, ARTURO PARISI E AUGUSTO BARBERA, CHE CHIEDONO UNA PROPOSTA PRECISA PER LA RIFORMA ELETTORALE, RISPONDO INVITANDOLI A UN CONFRONTO E A UN LAVORO DI ELABORAZIONE COMUNE
Comunicato-stampa del 3 settembre 2010, a seguito della sollecitazione che i tre “referendari” rivolgono ai firmatari del Manifesto per l’Uninominale sul Corriere della Sera dello stesso giorno
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IL MANIFESTO PER L’UNINOMINALE E’ IL TENTATIVO DI TENERE VIVA UN’IDEA DI DEMOCRAZIA MAGGIORITARIA E BIPOLARE, GIA’ PERSEGUITA CON LE INIZIATIVE DI PANNELLA DEL 1986 E DI SEGNI DEL 1993
Editoriale di Angelo Panebianco, pubblicato sul Corriere della Sera del 30 agosto 2010
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“SONO CONTRARIO A UN SISTEMA ELETTORALE A COLLEGIO UNINOMINALE ‘SECCO’, MA SAREI PRONTO A FIRMARE UN APPELLO PER L’UNINOMINALE SECONDO IL MODELLO FRANCESE”
Editoriale di Giovanni Sartori, pubblicato sul Corriere della Sera il 1° settembre 2010 – Segue la risposta che ho dato al caposcuola dei politologi italiani con una dichiarazione riportata dallo stesso quotidiano il giorno dopo
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IL PORCELLUM OGGI IN VIGORE FU VOLUTO DA BERLUSCONI PER “AVVELENARE I POZZI”, IN PREVISIONE DELLA VITTORIA DEL CENTROSINISTRA ALLE ELEZIONI DEL 2006, MA I POZZI SONO RIMASTI AVVELENATI E RISCHIA DI SOFFRIRNE CHIUNQUE VINCA LE PROSSIME ELEZIONI, SE NON LE VINCERA’ CON UN FORTE SCARTO RISPETTO ALLA MINORANZA – PERCIO’ E’ NECESSARIO UN IMPEGNO BI-PARTISAN PER UNA NUJOVA LEGGE BEN FATTA
Articolo di Edoardo Petti, pubblicato sul Riformista, 13 agosto 2010 – V. in proposito anche il mio editoriale per la Newsletter n. 115, il Manifesto per l’Uninominale (con le indicazioni per l’adesione) e il disegno di legge n. 2312/2010 (primo firmatario Ceccanti), che propone il modello di uninominale australiano, con possibilità per l’elettore di indicare la propria prima e seconda scelta
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LA RIFORMA ELETTORALE DEVE PORTARE A UN SISTEMA CHE DURI NEL TEMPO E NON CORRISPONDA AGLI INTERESSI CONTINGENTI DI UNO SCHIERAMENTO O DI UN ALTRO, CHE CONSENTA LA SCELTA DIRETTA DEL PARLAMENTARE DA PARTE DELL’ELETTORE E LA RIDUZIONE DEI COSTI DELLE CAMPAGNE ELETTORALI – SU QUESTO TERRENO PUO’ DETERMINARSI UNA SVOLTA IMPORTANTE PER L’INTERO SISTEMA POLITICO E CIVILE ITALIANO
Editoriale per la Newsletter n. 115, 9 agosto 2011 – V. in argomento anche il Manifesto per l’Uninominale (ivi il link necessario per aderire) e il d.d.l. n.2312/2010 ispirato al modello del collegio uninominale all’australiana, presentato nei giorni scorsi – Seguono le indicazioni su come manifestare la propria adesione
Non è forse inutile ricordare che la legge elettorale attuale – definita “una porcata” dal suo stesso estensore, il ministro Calderoli, donde la sua denominazione corrente: porcellum – fu voluta da Silvio Berlusconi, sul finire della XIV legislatura, principalmente allo scopo di mettere il più possibile in difficoltà nella legislatura successiva il vincitore delle elezioni della primavera 2006, che si prevedeva sarebbe stato lo schieramento di centro-sinistra. L’assurdo meccanismo dei premi di maggioranza regionali, introdotto da questa legge, venne concepito in modo da determinare il massimo possibile di incoerenza nella distribuzione dei seggi alla Camera e al Senato. Continua…
IL PROGETTO PER INTRODURRE IN ITALIA IL SISTEMA GIA’ SPERIMENTATO IN AUSTRALIA, CHE MIRA A COMBINARE I VANTAGGI DELL’UNINOMINALE “SECCO” (ALL’INGLESE) E DELL’UNINOMINALE A DOPPIO TURNO (ALLA FRANCESE): L’ELETTORE INDICA SULLA SCHEDA ANCHE LA PROPRIA “SECONDA SCELTA”, DELLA QUALE SI TERRA’ CONTO NEL SOLO CASO IN CUI NESSUN CANDIDATO ABBIA RAGGIUNTO LA MAGGIORANZA ASSOLUTA DELLE “PRIME SCELTE”
Disegno di legge presentato alla Presidenza del Senato il 30 luglio 2010 – In argomento v, anche il mio editoriale per la Newsletter n. 115 e il Manifesto per l’Uninominale (ivi le indicazioni per l’adesione al Comitato per l’uninominale)
Scarica il testo ufficiale
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PER UNA RIFORMA ELETTORALE CHE EVITI UN RITORNO AL SISTEMA PROPORZIONALE, RESTITUISCA AGLI ELETTORI LA SCELTA DEGLI ELETTI E DEL GOVERNO, RIDUCA I COSTI PERSONALI DELLE CAMPAGNE ELETTORALI E LA DISTANZA TRA I CITTADINI E I PARLAMENTARI
Manifesto per la costituzione di una Associazione bi-partisan, 31 luglio 2010 (pubblicato sul Corriere della Sera il 28 agosto 2010) – Seguono le adesioni dei primi giorni – V. in proposito anche la scheda tecnica sulla nozione, le varianti e gli effetti del sistema uninominale maggioritario, il mio editoriale del 9 agosto e il disegno di legge n. 2312/2010 (primo firmatario Ceccanti), che propone il modello di uninominale australiano, con possibilità per l’elettore di indicare la propria prima e seconda scelta – Per aderire, vai al sito dell’ASSOCIAZIONE PER L’UNINOMINALE
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