IL DISEGNO DI LEGGE DEL PD PER LA RIFORMA ELETTORALE

PREVEDE IL COLLEGIO UNINOMINALE A DOPPIO TURNO PER L’ELEZIONE DEL SETTANTA PER CENTO DEI PARLAMENTARI, MENTRE IL TRENTA PER CENTO SARÀ ELETTO CON UN SISTEMA PROPORZIONALE – PROPONGO ALCUNE OSSERVAZIONI CRITICHE IN PROPOSITO

Disegno di legge presentato contemporaneamente al Senato e alla Camera dai Gruppi parlamentari del Partito democratico il 31 luglio 2011 – Era urgente che una proposta venisse presentata dal Pd: bene, dunque, che questo sia avvenuto; ma vedo nella soluzione delineata qualche difetto: innanzitutto il fatto di riproporre (sia pure soltanto per il 30 per cento degli eletti) un sistema fondato sulle liste bloccate decise dai partiti, cioè un sistema analogo a quello oggi in vigore e che tutti abbiamo fortemente criticato; in secondo luogo il fatto che – stante il meccanismo adottato – i candidati appartenenti alla lista per il proporzionale hanno oggettivamente interesse a che i candidati del loro stesso partito nei collegi uninominali non vincano; infine il fatto che il meccanismo di “recupero proporzionale” adottato sia tale da ridurre fortemente l’effetto maggioritario dei collegi uninominali – Osservo, infine, che questa proposta di riforma sarebbe molto più forte se fosse accompagnata dall’impegno del Pd a sostegno del referendum abrogativo mirato al ritorno alla legge elettorale precedente (il c.d. Mattarellum): senza questo, sarà difficile costringere la maggioranza attuale ad accettare una buona riforma

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RIFORMA ELETTORALE E BIPOLARISMO

L’INIZIATIVA REFERENDARIA VOLTA A TORNARE ALLA LEGGE ELETTORALE IN VIGORE FINO AL 2005 PUÒ AIUTARE AL SUPERAMENTO DELLA LEGGE ATTUALE – UN BIPOLARISMO VIRTUOSO POTRÀ COMUNQUE AFFERMARSI SOLO GRAZIE A UNA LEGGE ELETTORALE MIGLIORE

Articolo del Senatore Giorgio Tonini pubblicato sul Messaggero il 15 luglio 2011 – In argomento leggi anche l’intervento di Veltroni pubblicato su la Repubblica il 9 luglio 2011

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VELTRONI: RESTIAMO UNITI CONTRO IL PORCELLUM

NON SI PUO’ COMBATTERE EFFICACEMENTE LA BATTAGLIA CONTRO IL SISTEMA ELETTORALE OGGI IN VIGORE CON DUE INIZIATIVE REFERENDARIE DI FATTO TRA LORO CONTRAPPOSTE

Intervento pubblicato su la Repubblica il 9 luglio 2011

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COME SI VOTA IN AUSTRALIA

UN LETTORE PRECISA CHE IN AUSTRALIA L’ELETTORE È TENUTO A STILARE UNA GRADUATORIA DEI CANDIDATI NEL COLLEGIO UNINOMINALE: IL SISTEMA DEL VOTO ALTERNATIVO O TRASFERIBILE DA ME SOSTENUTO PRESENTA SOLO UNA FORTE ANALOGIA CON QUELLO, MA NON È LA STESSA COSA

Lettera pervenuta il 5 giugno 2011 – Segue la mia risposta

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ORA ANCHE IL CENTRODESTRA PENSA ALLE PRIMARIE

IL DOPO-BERLUSCONI SI APRE CON UNA POSSIBILE SVOLTA A “U” RISPETTO AGLI SFOTTÒ DI TUTTI QUESTI ANNI CONTRO IL METODO DI SCELTA DEI CANDIDATI A PREMIER E A SINDACO ADOTTATO DAL PARTITO DEMOCRATICO

Articolo di Antonio Mambrino pubblicato on line sul sito (di area centrodestra) l’Occidentale il 1° giugno 2011 – Lo propongo ai lettori di questo sito perché, se questa sarà la scelta anche dell’attuale maggioranza parlamentare, questo potrà costituire un importante passo avanti in direzione di una convergenza bi-partisan su di una riforma elettorale centrata sul collegio uninominale – In argomento v. anche il mio editoriale del 23 maggio scorso Vince il partito delle primarie

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CADE LA ROCCAFORTE DEL CENTRODESTRA: UNA LEZIONE DAL VOTO DI MILANO

LE MOTIVAZIONI DEL VOTO PER PISAPIA DI PERSONE MOLTO LONTANE DALLA SUA PARTE POLITICA MOSTRANO COME FUNZIONA L’UNINOMINALE: IL VOTO DIVENTA PIÙ MOBILE, PIÙ LAICO, PRIVILEGIANDO IL GIUDIZIO SULLE PERSONE RISPETTO A BANDIERE E IDEOLOGIE

Editoriale per la Newsletter n. 154, 30 maggio 2011 – Il testo, on line alle 0.10 quando ancora l’esito del voto per il sindaco non era conosciuto è rimasto invariato; titolo e sottotitolo aggiornati alle 16, con l’aggiunta del post-scriptum  – V. anche gli altri tre miei editoriali di questa campagna elettorale milanese: Milano deve riscoprire la propria antichissima vocazione di città moderna, del 9 maggio; Lo strano garantismo del PdL milanese del 16 maggio;  La vittoria del partito delle primarie, del 23 maggio – Sul punto che nel voto di Milano (come in quello di Napoli) non debba leggersi una radicalizzazione dell’elettorato di centrosinistra, leggi l’editoriale di Luca Ricolfi sulla Stampa del 18 maggio

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IL REGNO UNITO CI INSEGNA COME SI FA UNA RIFORMA ELETTORALE

IL 5 MAGGIO PROSSIMO I CITTADINI BRITANNICI SARANNO CHIAMATI A UN REFERENDUM CONSULTIVO SUL PASSAGGIO AL SISTEMA ELETTORALE “AUSTRALIANO”, CIOE’ SEMPRE UNINOMINALE, MA CON “VOTO TRASFERIBILE”: UNA LEZIONE DI CIVILTA’ POLITICA SULLA QUALE DOVREMMO RIFLETTERE

Si trovano qui sotto i link al delizioso cartone animato e all’opuscolo, entrambi curati e pubblicati dalla Commissione Elettorale del Regno Unito, che vengono distribuiti in questi giorni a cinquanta milioni di elettori, per spiegare loro i termini della scelta cui saranno chiamati, nel referendum del 5 maggio prossimo, tra il mantenimento del sistema elettorale attuale del c.d. “uninominale secco” (a un solo turno, nel quale il candidato che ha avuto più voti risulta eletto, anche se non ha raggiunto la maggioranza assoluta dei voti) e il passaggio al sistema dell’uninominale con voto alternativo (nel quale ogni elettore può esprimere, oltre alla prima, anche ulteriori preferenze, che vengono conteggiate soltanto se nessun candidato raggiunge la maggioranza assoluta delle prime preferenze)

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“VOTO ALTERNATIVO” E “VOTO SINGOLO TRASFERIBILE”: DUE NUOVI MODELLI A CONFRONTO

UN INTERVENTO INTERESSANTE, A SEGUITO DI QUELLO DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, SU DUE IPOTESI DI RIFORMA CHE CONSENTONO ENTRAMBE LA “SECONDA SCELTA” DELL’ELETTORE, MA NEL CONTESTO DI SISTEMI ELETTORALI MOLTO DIVERSI TRA LORO

Articolo di Massimiliano Melley pubblicato su libertiamo.it il 15 marzo 2011

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VOTO TRASFERIBILE E VOTO ALTERNATIVO IN ITALIA: SPUNTI DI RIFLESSIONE

UN COMMENTO APPROFONDITO AL PROGETTO DI RIFORMA ELETTORALE CENTRATO SUL COLLEGIO UNINOMINALE CON “VOTO ALTERNATIVO”

Articolo di Alessandro Sterpa, ricercatore di Istituzioni di Diritto Pubblico nell’Università di Roma La Sapienza, pubblicato sulla rivista Polena, febbraio 2011 – V. in proposito anche il disegno di legge Ceccanti-Ichino n. 2312/2010, cui in larga parte l’articolo è dedicato

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RIDISEGNARE I COLLEGI PER AVERE CANDIDATI MIGLIORI

IL SISTEMA ELETTORALE UNINOMINALE, CON UN’OPPORTUNA REVISIONE DEI COLLEGI, PUO’ CONSENTIRE DI MIGLIORARE LA SELEZIONE DEI PARLAMENTARI E CONFERIRE AGLI ELETTORI UNA MAGGIORE CAPACITA’ DI CONTROLLO SULLE SCELTE DEI PARTITI

Editoriale di Vincenzo Galasso e Tommaso Nannicini pubblicato su lavoce.info, 22 dicembre 2010

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