PREVEDE IL COLLEGIO UNINOMINALE A DOPPIO TURNO PER L’ELEZIONE DEL SETTANTA PER CENTO DEI PARLAMENTARI, MENTRE IL TRENTA PER CENTO SARÀ ELETTO CON UN SISTEMA PROPORZIONALE – PROPONGO ALCUNE OSSERVAZIONI CRITICHE IN PROPOSITO
Disegno di legge presentato contemporaneamente al Senato e alla Camera dai Gruppi parlamentari del Partito democratico il 31 luglio 2011 – Era urgente che una proposta venisse presentata dal Pd: bene, dunque, che questo sia avvenuto; ma vedo nella soluzione delineata qualche difetto: innanzitutto il fatto di riproporre (sia pure soltanto per il 30 per cento degli eletti) un sistema fondato sulle liste bloccate decise dai partiti, cioè un sistema analogo a quello oggi in vigore e che tutti abbiamo fortemente criticato; in secondo luogo il fatto che – stante il meccanismo adottato – i candidati appartenenti alla lista per il proporzionale hanno oggettivamente interesse a che i candidati del loro stesso partito nei collegi uninominali non vincano; infine il fatto che il meccanismo di “recupero proporzionale” adottato sia tale da ridurre fortemente l’effetto maggioritario dei collegi uninominali – Osservo, infine, che questa proposta di riforma sarebbe molto più forte se fosse accompagnata dall’impegno del Pd a sostegno del referendum abrogativo mirato al ritorno alla legge elettorale precedente (il c.d. Mattarellum): senza questo, sarà difficile costringere la maggioranza attuale ad accettare una buona riforma