PERCHÉ L’EUROPA
Undici ottime ragioni per un voto che determini un’accelerazione del processo di integrazione europea: leggi il mio primo editoriale telegrafico per la Nwsl 501, che in via eccezionale sarà anticipata a venerdì 24, in vista delle elezioni di domenica. Continua…
QUOTA 500: UNO STRUMENTO VIVO, UN LEGAME CHE NON SI SCIOGLIE
Per oltre un decennio la Nwsl è partita nella notte del lunedì, senza mai un ritardo, in adempimento di un obbligo di rendiconto agli elettori circa l’attività svolta in Senato. Arrivati alla cinquecentesima uscita, l’obbligo specifico di rendiconto da un anno non c’è più, ma il legame con gli utenti di questo servizio è rimasto, più vivo che mai: ne sono testimonianza i messaggi che mi sono pervenuti negli ultimi giorni da tanti amici, dal sindaco di Milano Beppe Sala all’editorialista del Corriere Dario Di Vico, da Antonio Padoa Schioppa al responsabile della Pastorale sociale della Diocesi di Milano don Walter Magnoni, da Michele Salvati a Maurizio Ferrera e molti altri, raccolti in questo post.
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SOVRANISTI vs EUROPEISTI E LA DEMOCRAZIA LIBERALE
Lo spartiacque tra destra e sinistra non è tramontato; ma non si può capire la vicenda politica che l’Europa sta attraversando se non si considera questo nuovo spartiacque, tra fautori e oppositori del processo di integrazione nella UE, sul quale il 26 maggio prossimo si gioca la sorte stessa del modello di democrazia e di società aperta che la UE incarna: sono online le slides del mio intervento introduttivo al dibattito che si svolgerà a Milano, al Cinema Ariosto, lunedì 6 maggio prossimo.
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DUE GOVERNI IN UNO, CON IDEE OPPOSTE SULL’ECONOMIA
Il DEF, col quale il ministro Tria riconosce esplicitamente la responsabilità dell’Esecutivo nella crisi economico-finanziaria italiana, verrà approvato dal Parlamento con una mozione voluta dai due vicepremier, che esprime una linea diametralmente opposta: leggi il primo editoriale telegrafico di oggi.
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BREXIT: 3 MOTIVI PER ACCORDARE ALL’UK UN RINVIO LUNGO
Perché è sbagliata l’idea di Macron che una “uscita temporanea” del Regno Unito sia preferibile per la costruzione della nuova UE: meglio aiutare in tutti i modi i britannici a correggere l’errore madornale commesso il 23 giugno 2016. Leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi.
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LA ZAMPA DI PECHINO, IL RINGHIO DI WASHINGTON E L’UE
La “Via della Seta” può diventare un progetto bellissimo, ma probabilmente solo se a negoziarne i contenuti sarà l’Europa unita e non i singoli Paesi in ordine sparso: è online il primo editoriale telegrafico di oggi. Continua…
PERCHÉ L’ANTICIPO DI UN GIORNO
Per la prima volta in undici anni, la Nwsl arriva la mattina di domenica, invece che come al solito di lunedì, per ricordare alla parte degli iscritti alla mailinglist che può esservi interessata l’importanza della partecipazione alle primarie del Pd per costruire una opposizione forte al populismo. Questa sera e domani la notizia più rilevante sarà questa: quanti elettori saranno andati a votare.
CHE COSA SI DECIDE OGGI NEI SEGGI DEL PD
La posta in gioco di gran lunga più importante dipende dalla quantità di persone che andranno a votare: un’affluenza alta renderà evidente che la componente maggiore dell’opposizione al Governo giallo-verde non è affatto spappolata, come qualcuno sostiene, ma è viva e vegeta. La seconda è di quanto vincerà il vincitore: la cosa migliore, per il Pd e per le sorti dell’opposizione, è probabilmente che il vincitore vinca subito, ma non stravinca. Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi.
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Un grande centro commerciale in una domenica qualsiasi
UN’IDEA PER LA CRESCITA: VIETIAMO IL LAVORO DI DOMENICA
Anzi, se il lavoro domenicale è dannoso per l’economia nazionale e le famiglie, perché vietarlo solo negli esercizi commerciali, e non anche nei ristoranti, nei bar, nei cinema e teatri, e in tutti gli altri settori in cui il lavoro finora è stato lasciato pericolosamente libero? Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi. In argomento v. anche la scheda che fa il punto sul lavoro domenicale nell’ordinamento europeo e in quello italiano, dove spiego come la nostra Assemblea Costituente abbia volutamente escluso la costituzionalizzazione del divieto di lavoro domenicale e come la Corte di Giustizia europea nel 1996 lo abbia stralciato dalla direttiva sul tempo di lavoro del 1993.
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LETTERA APERTA AL NUOVO SEGRETARIO DELLA CGIL
L’appello all’unità del movimento sindacale lanciato da Maurizio Landini nel suo discorso d’investitura deve concretarsi nello scioglimento di alcuni nodi strategici, sui quali negli ultimi anni si sono determinate diverse lacerazioni tra Cgil, Cisl e Uil: leggi il mio articolo pubblicato martedì su lavoce.info. Sullo stesso argomento v. la mia intervista al quotidiano francese l’Opinion.
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IL LAVORO CHE UCCIDE, IL LAVORO CHE SALVA
La perfidia nazista sta nell’uso di questa omonimia per irridere, con la menzione del lavoro nella sua accezione più alta, milioni di persone che proprio attraverso il lavoro nell’altra sua accezione, quella infernale, stanno per percorrere l’ultimo tratto del percorso loro riservato verso lo sterminio: è online l’intervento che svolgerò domenica, Giornata della Memoria, al convegno su Il lavoro della memoria, la memoria del lavoro, promosso dal CMP-Centro Milanese di Psicanalisi Cesare Musattialla Casa della Cultura di Milano.
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